Per preservare l’ambiente il sacchetto si scioglie nell’acqua calda: ecco l’idea di una start-up di Hong Kong

Si chiama Invisible Bag la soluzione progettata da Devana Ng e Flavien Chaussegros per cercare di limitare i danni derivanti dalla dispersione nell’ambiente di articoli in plastica monouso, come per l’appunto i sacchetti. Basta dell’acqua a 80 gradi e il prodotto si dissolve in poco tempo senza rilasciare microplastiche.
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Federico Turrisi 2 Settembre 2021

Di solito l'espressione "scoprire l'acqua calda" ha un'accezione negativa. Ma l'acqua calda può avere anche una proprietà, quella di distruggere un sacchetto senza arrecare danni all'ambiente. È il caso di Invisible Bag, l'alternativa biodegradabile alle buste di plastica monouso sviluppata dalla start-up Distinctive Action, nata nel febbraio 2020 e con sede a Hong Kong.

Tutto parte da un'intuizione di Devanga Ng, esperta di marketing che ha lavorato in passato per un'azienda di prodotti cosmetici, e di suo marito francese, Flavien Chaussegros. I due sono appassionati di trail running e durante le loro escursioni incontravano spesso cumuli di rifiuti abbandonati lungo la strada. Hanno quindi deciso di dare il loro contributo per contrastare questa piaga creando Invisible Bag, un sacchetto con tutte le proprietà di un analogo realizzato in plastica ma in grado di dissolversi in poco tempo nell'acqua calda, già a 80 gradi Celsius.

Tuttavia, Invisible Bag ha la capacità di biodegradarsi in ambiente marino anche a temperature più basse, sebbene in tempi più lunghi (si parla comunque di pochi mesi). Questa speciale busta è realizzata infatti in alcol polivinilico (PVA), amido vegetale e glicerina: Componenti atossici, assicurano gli ideatori di Invisble Bag, che permettono al sacchetto di non nuocere troppo all'ambiente e soprattutto di non disperdere microplastiche nel processo di decomposizione del prodotto in questione.

Certo, si tratta di una soluzione interessante per chi vuole essere più sostenibile. Noi rimaniamo pur sempre del partito che è necessario ridurre a monte il quantitativo di rifiuti generati, seguendo il più possibile una filosofia zero waste.