Per ripulire le coste italiane dai rifiuti di plastica entrano in azione “gli spazzini del mare”

Ieri a Fiumicino il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha inaugurato l’operazione “Mare pulito” per contrastare il marine litter, ovvero l’inquinamento marino da rifiuti solidi. Questi ultimi verranno raccolti nei pressi delle foci dei fiumi più importanti del nostro Paese e anche in mare aperto da una flotta di 32 imbarcazioni e portati a riva per essere riciclati.
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Federico Turrisi 2 Febbraio 2021

Non possiamo più vedere i nostri mari e le nostre spiagge deturpati da tonnellate e tonnelate di plastica È ora di dire basta. Tutti noi possiamo dare il nostro contributo "alla fonte", ma poi bisogna anche occuparsi di recuperare tutta quella che è già dispersa nell'ambiente e rischi di contaminare le acque del Mediterraneo. E così ieri Fiumicino, alla foce del fiume Tevere, è partita una delle più importanti campagne in Italia contro l'inquinamento marino provocato dallo scorretto smaltimento dei rifiuti: l'operazione "Mare Pulito".

Il ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Castalia e con la Guardia Costiera, ha messo in campo, o meglio ha messo in acqua, una flotta di 32 imbarcazioni che opereranno lungo le coste italiane, con lo scopo di raccogliere i rifiuti galleggianti che troveranno sul loro percorso e di portarli a riva. Una volta giunti sulla terraferma, gli scarti recuperati verranno infatti avviati a riciclo, in un'ottica di economia circolare. Non a caso, ad affiancare il ministero dell'Ambiente in questa lotta contro il marine litter ci sarà anche Corepla, il consorzio nazionale che si occupa della raccolta, del riciclo ed il recupero degli imballaggi in plastica.

Nel dettaglio, il nuovo servizio antinquinamento potrà contare su 32 unità navali altamente specializzate, di cui 9 d’altura e 23 costiere. Nove unità di altura e quattro costiere saranno dislocate in diversi porti italiani, da Genova a Salerno, in modo da garantire un pronto intervento in caso di inquinamento del mare territoriale. Altre diciannove unità costiere, oltre ad agire in caso di inquinamento, svolgerano il pattugliamento per il contenimento del marine litter, sia nelle acque marine antistanti le foci dei fiumi sia nelle aree marine protette, da Chioggia a Gallipoli, da Augusta a Porto Torres. Inoltre, quattro di queste diciannove unità navigheranno nelle acque intorno alle piattaforme off-shore per l’estrazione di petrolio (Vasto, San Benedetto del Tronto, Licata e Pozzallo). L'azione si concentrerà comunque più nelle aree vicine alle foci dei fiumi che in mare aperto per un semplice motivo: come saprai, circa il 90% dei rifiuti che troviamo in mare provengono proprio dai fiumi.

Ad assistere alla dimostrazione di ieri a Fiumicino c'era il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che ha voluto sottolineare l'importanza di tutelare i nostri mari. “Vedere qui in azione la flotta antinquinamento del ministero dell’Ambiente nella raccolta dei rifiuti marini è un segno tangibile di quanto sarà fatto nel resto d’Italia dalle unità costiere per il contenimento del marine litter, sia nelle acque marine antistanti le foci dei fiumi sia nelle aree marine protette", ha affermato il ministro Costa. "Era necessario dare una sterzata, insieme agli armatori, alla società civile, alle autorità portuali, ai pescatori, ai consorzi di recupero dei rifiuti. Affinché i rifiuti in mare diventino un ricordo e la blue economy sia qualcosa di concreto".