fecondazione

Perché alcuni scienziati stanno provando ad automatizzare la fecondazione in vitro

Due bambine sarebbero nate dalla prima fecondazione in vitro tramite robot. Lo rivela un articolo della MIT Technology Review: la startup spagnola Ouverture Life ha messo a punto un robot che telecomandato tramite un comune joystick per playstation riesce a fecondare un ovulo. Sarebbero più di dieci le realtà che stanno lavorando per automatizzare la fecondazione in vitro. Obiettivo: rendere la procedura meno costosa e accessibile al maggior numero di persone.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Maria Teresa Gasbarrone 4 Maggio 2023
* ultima modifica il 04/05/2023

Uno studente di ingegneria ha realizzato tramite un comunissimo joystick per playstation più di una fecondazione in vitro. È successo nei laboratori della New Hope Fertily Center, a New York, grazie a un robot progettato dalla startup spagnola Overture live. Non si tratta di un esperimento come tanti: da quei tentativi sarebbero nate, in base a quanto sostengono i ricercatori, le prime due bambine concepite con fecondazione assistita tramite robot.

Il robot in questione, di cui parla un articolo pubblicato su MIT Tecnology Review, potrebbe rivoluzionare il sistema della fecondazione in vitro, abbattendo i costi a oggi molto elevati per usufruirne, ampliando e rendendo più democratico l'accesso alla procedura.

La fecondazione assistita tramite robot

La sperimentazione dalla quale sarebbero nate due bambine in perfetta salute ha avuto inizio circa un anno fa: nella primavera del 2022 da Barcellona gli ingegneri di Overture Life hanno impacchettato il robot e lo hanno spedito nel centro specializzato in fertilità di New York.

Proprio nel centro newyorkese si sono recati i ricercatori: qui dopo aver rimesso insieme lo strumento, assemblando un microscopio, un ago meccanizzato, una minuscola piastra di Petri e un computer portatile, uno degli ingegneri, totalmente digiuno di medicina della fertilità, servendosi di un joystick, ha posizionato l'ago robotico. Quest'ultimo si è poi mosso da solo, penetrando nell'ovulo e lasciando cadere al suo interno una singola cellula spermatica.

"Ero tranquillo. In quel preciso momento ho pensato: «È solo un altro esperimento»", racconta Eduard Alba, lo studente di ingegneria meccanica che ha comandato il dispositivo di iniezione dello sperma.

I ricercatori hanno spiegato che la procedura è stata ripetuta su più di dodici ovuli. Ne sarebbero stati generati embrioni sani e le due neonate, che stando a quanto da loro dichiarato sarebbero le prime persone nate dopo fecondazione da parte di un robot.

Come potrebbe cambiare la fecondazione in vitro

Le potenziali di un robot per la fecondazione in vitro – quello di Overture Life sarebbe a detta della startup spagnola il primo nel suo genere – sono molte e tutte puntano a rendere la procedura accessibile per il maggiore numero di persone possibili.

"Attualmente, i laboratori di fecondazione in vitro si avvalgono di embriologi qualificati che – spiega l'articolo del MIT – guadagnano fino a 125.000 dollari all'anno per manipolare delicatamente spermatozoi e ovuli utilizzando aghi cavi ultrasottili sotto un microscopio".

Il robot non è l'unica novità a cui stanno lavorando i ricercatori di Overture Life: la startup avrebbe depositato una domanda di brevetto di un "biochip" per un laboratorio di fecondazione assistita in miniatura, completo di serbatoi nascosti contenenti fluidi di crescita e minuscoli canali in cui lo sperma può muoversi.

"Pensate a una scatola in cui entrano spermatozoi e ovuli e da cui esce un embrione cinque giorni dopo", ha detto Santiago Munné, genetista pluripremiato a capo del progetto dell'azienda spagnola. L'idea dello scienziato è quella si rendere la fecondazione in vitro automatica così da permettere alle persone di ricorrervi, anche se non si dipone delle notevoli risorse finanziarie. A oggi un singolo tentativo di gravidanza può arrivare a costare migliaia e migliaia di dollari. "Deve essere più economico. E se qualsiasi medico potesse farlo, lo farebbe", afferma Munné.

Le altre sturtup

L'articolo del MIT si spinge in avanti rispetto al lavoro della singola startup spagnola, osservando come l'obiettivo di automatizzare la fecondazione in vitro sia un obiettivo in comune a più di 12 startup in ogni parte del mondo. AutoIVF, IVF 2.0, Conceivable Life Sciences e Fertilis sono solo alcuni nomi.

Almeno per quanto riguarda l'attenzione da parte degli investitori, queste realtà sembrano ottenere ottimi risultati in termini di risorse ottenute. Overture Life è la prima per fondi raccolti: circa 37 milioni di dollari da investitori come Khosla Ventures e Susan Wojcicki, l'ex CEO di YouTube.

Fonte | "The first babies conceived with a sperm-injecting robot have been born" pubblicato su MIT Technology Review il 25 aprile 2023

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.