
Capita praticamente in ogni parte d’Italia: vedi una fila di cipressi e automaticamente sai che lì c’è un cimitero. È una tradizione che accomuna tutto il nostro Paese ma non solo.
Lo stesso succede in Spagna ma anche in Francia e in Grecia così come in Turchia: anche qui, insomma, questi alberi sono piantati per simboleggiare la vita eterna e per creare un ambiente tranquillo e contemplativo.
I cipressi sono alberi sempreverdi appartenente alla famiglia delle Cupressaceae che durante la loro vita possono anche superare i 50 metri. Li riconosci per la loro forma slanciata e maestosa, con una chioma affusolata e piramidale.
Le foglie poi sono ridotte a squame e strettamente addossate le une alle altre, conferendo alla pianta un aspetto compatto e ordinato. Il legno che costituisce il tronco poi è noto per la sua resistenza e durabilità, caratteristiche che lo rendono ideale per vari usi, inclusi quelli ornamentali e costruttivi.
Bene, ma perché proprio i cipressi sono diventati un simbolo distintivo dei luoghi di sepoltura? Le ragioni sono varie e di natura diversa: alcune appartengono all’ambito tecnico-scienfico mentre altre risalgono alla tradizione mistica e religiosa.
La prima caratteristica di cui ti parlo fa riferimento a una caratteristica pratica dei cipressi, cioè il fatto che come ti dicevo prima sono alberi sempreverdi. Non è un dettaglio di poco conto perché significa che mantengono le foglie tutto l'anno, anche durante i mesi più freddi.
Questo dunque riduce la necessità di manutenzione nei cimiteri poiché non ci sono foglie da raccogliere. Inoltre, le loro radici crescono in profondità e dunque in verticale e non si espandono orizzontalmente. Questo permette di evitare che negli anni si possa verificare danni a tombe, lapidi e monumenti.
Il legno di cipresso è estremamente resistente e ha dunque la capacità di durare a lungo nel tempo sotto a qualunque condizione meteorologica estrema, intemperie e ai normali processo di degradazione a cui sono esposti le piante.
Questa importante resistenza ha reso il cipresso una scelta popolare non solo per i cimiteri ma anche per la costruzione di tombe e sarcofagi fin dall’antichità. Considera, per esempio, che li antichi Egizi, ad esempio, utilizzavano il legno di questi alberi per costruire tombe e sarcofagi.
Le caratteristiche fisiche dei cipressi, in epoche passate quando ancora la scienza stava muovendo i suoi primi passi, sono state inevitabilmente oggetto di riflessioni, miti e simbolismi associato soprattutto all'immortalità e alla vita eterna.
Nella mitologia greca, il cipresso era sacro ad Ade, il dio dei morti, e simboleggiava il lutto e l'accesso all’eternità ma la sua forma verticale, slanciata verso il cielo, rappresenta l’anima che si avvia verso il regno celeste.
Anche nel Cristianesimo, il cipresso ha assunto un significato sacro, poiché si dice che il legno di cipresso sia stato utilizzato per costruire la croce di Gesù Cristo.