Perché è importante purificare l’aria in casa?

Ogni giorno passiamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi: la casa è diventata sempre di più il centro di tutte le nostre attività. Dallo studio al lavoro, dal divertimento allo sport, dalla cucina al riposo. Diventa così fondamentale affrontare il tema della purificazione dell’aria degli ambienti chiusi.
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Ciaopeople Studios 4 Marzo 2022

La casa è il centro di tutto il nostro universo: è il posto dove ci rifugiamo quando siamo stanchi, è il luogo che apriamo alle persone a cui vogliamo bene, dove ridiamo o tiriamo le somme della nostra giornata. È la base di ogni sicurezza, in cui riuniamo la nostra famiglia. Infine, è il manifesto di ciò che siamo. Se c’è una cosa che ci ha insegnato la pandemia con le sue clausure forzate è proprio come vivere in modo diverso la casa, amarla e respirare la sua aria.

La casa 2.0: dove il lavoro diventa smart

Se in piena pandemia si è registrato un picco di oltre 5 milioni di smartworker in Italia, il graduale rientro in ufficio non è destinato a segnare il declino del lavoro agile. Al termine della pandemia si prevede (Rilevazioni 2021 dell’Osservatorio le modalità di lavoro in Smart Working), invece, un nuovo aumento degli smart worker rispetto ai numeri registrati a settembre 2021: viene stimato, infatti, che 4,38 milioni di lavoratori continueranno a operare almeno in parte da remoto (+8%). Insomma, in molti sono passati e stanno passando dal paradigma “casa-ufficio” al “la casa è l’ufficio”. E in quest’ottica è fondamentale scegliere per lavorare (e studiare) l’ambiente o l’angolo di casa con la luce giusta e l’affaccio sul mondo più d’ispirazione. Strategica (e salutare) è poi la scelta di una sedia ergonomica e di un’ampia scrivania, magari quella di belle cuffie antirumore, e di un luogo a una distanza strategica dal router per una connessione Internet stabile. Tutti siamo riusciti, dettaglio dopo dettaglio, a ricrearci in casa l’ufficio perfetto. Spesso, però, tralasciando un dettaglio fondamentale…

La cucina: il cuore della casa degli italiani

Cucinare in Italia è uno dei passatempi preferiti. Sembra che tra nord e sud non ci siano differenze notevoli: nella cucina siamo tutti molto forti. Sui fornelli si passano dalle due ore nei giorni feriali alle tre nei weekend, senza contare le sette o otto ore raggiungibili durante le festività (fonte: Toluna, 2020). Ma cucinare è anche l’attività domestica più impattante sulla qualità dell’aria: dopo aver cucinato, la concentrazione di particelle inquinanti ultrafini in cucina arriva a essere dalle 10 alle 40 volte più alta e in alcune città si stima che cucinare contribuisce fino al 62% dell’inquinamento domestico da PM2.5. Insomma, aprire la finestra e chiudere le porte non basta per rimuovere odori e

migliorare la qualità dell’aria. Ci vuole qualcosa di più efficace che assorba anche le particelle di grasso sospese nell’aria.

Yoga, workout e un bel respiro

Ma la casa è diventata anche il luogo principe delle nostre attività sportive. Il lockdown ci ha abituato alla versione “indoor” dello sport e soprattutto ci ha “regalato” molte più occasioni per allenarci tra le mura di casa. Grazie alla tecnologia ci siamo avventurati in una pluralità di attività sportive: abbiamo fatto incetta di tutorial su come fare massa muscolare, come alleggerire, scolpire o allungare i nostri muscoli, e ora sono molti gli italiani che si sono affezionati al proprio workout settimanale. Dagli studi sembra che oltre il 46% della popolazione si sia affezionata alle mura di casa, soprattutto le donne che preferiscono yoga, zumba e pilates. Forse lo smart working, che ancora si pratica in molte aziende, ha facilitato questa scelta: ci si sposta meno e, tra una pausa e l’altra, si riesce a fare più attività fisica. Sia che si sia amanti dei muscoli scolpiti, sia che si preferisca l’attività contemplativa dello yoga, l’esigenza fondamentale è che l’aria in casa sia pulita: in tutti gli sport il respiro profondo e corretto è il primo “workout” da imparare.

Aria pura: indispensabile per la salute

Insomma, per il nostro benessere fisico – sembra strano doverlo sottolineare – non deve mancare soprattutto un elemento: dell’aria pura da respirare. In un giorno, respiriamo oltre 20.000 volte e i nostri polmoni filtrano 10.000 litri di aria esposta a oltre 50 milioni di inquinanti. Va da sé che, passando oltre il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi, è soprattutto qui che dobbiamo monitorare la qualità dell’aria che respiriamo. In ogni momento della nostra vita quotidiana sono presenti fonti di inquinamento, sia che si tratti di PM2.5 emesso mentre cuciniamo, o di COV (composti organici volatili) emessi dai prodotti per la pulizia della casa, o del continuo rilascio di formaldeide da componenti presenti nelle nostre case. Non si contano più gli allarmi lanciati dall’Istituto Superiore della Sanità, dal Ministero della Salute e dall’OMS sull’inquinamento indoor come causa di patologie allergiche, asma e disturbi respiratori che mettono soprattutto a rischio oltre il 15% di ragazzi e bambini, soprattutto di quelli che convivono con un fumatore.

Un alleato per avere aria pulita anche in casa

Abbiamo visto che ognuno vive la casa a proprio modo, ma per la purificazione degli ambienti bisogna essere degli ottimi strateghi e scegliere il dispositivo giusto per le proprie esigenze.

La gamma dei purificatori Dyson è perfetta per ogni momento della giornata. I purificatori Dyson catturano fino al 99,95% delle particelle ultrafini, di dimensione fino a 0.1 micron.2 Questi modelli sono dotati di un doppio filtro che combina un filtro a carboni attivi e un filtro HEPA H13, mentre la tecnologia Air MultiplyerTM diffonde un flusso d’aria fresco e purificato fino a 81m3.

Ma la gamma di purificatori Dyson è stata pensata anche per distruggere specificatamente la formaldeide, che può accumularsi rapidamente e inquinare gli ambienti fino a dodici mesi. Essendo 500 volte più piccola delle particelle delle dimensioni di 0,1 micron, la formaldeide è particolarmente difficile da catturare. Gli ingegneri Dyson hanno progettato un filtro catalitico detto anche filtro SCO (Ossidazione Catalitica Selettiva) in grado di distruggere continuamente la formaldeide a livello molecolare. I purificatori Dyson rilevano gli inquinanti presenti nell’ambiente e automaticamente lo purificano, riportando i dati sulla qualità dell’aria in tempo reale sullo schermo LCD e nell’app Dyson Link.

In questo ambito la tecnologia sta diventando essenziale per garantire standard sempre più elevati, come sottolinea Alex Knox, Vicepresidente della categoria Environmental Care di Dyson: “La pandemia da Covid-19 ci ha resi più consapevoli a livello globale circa l’aria che respiriamo e l’impegno di Dyson per fornire aria più pulita attraverso l’innovazione e la tecnologia rimane al centro della nostra mission.”

2 Testato per l’efficienza nel filtraggio (EN1822, ISO29463) a 0.1 micron.