Perché in alcuni periodi estivi non dovresti mai potare la tua siepe

Forse non lo sapevi, ma tagliare foglie e rami nei mesi più caldi rischia di compromettere la nidificazione di alcuni uccelli e di disturbare gli insetti impollinatori intenti a fare stare bene la tua zona.
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Sara Polotti 16 Luglio 2023

L'estate non è per niente il periodo giusto per tagliare la tua siepe.

Ti sembra assurdo? Beh, parrebbe un controsenso dato che è proprio nei mesi più caldi che gli arbusti crescono più velocemente, ma c'è un aspetto ambientale da non sottovalutare. Ecologicamente e penalmente.

Si tratta della nidificazione e della protezione degli insetti impollinatori così importanti per l'ecosistema.

Stop alla potatura nella stagione riproduttiva

"Stop alla potatura nella stagione riproduttiva": è questo lo slogan di Oipa, Organizzazione Internazionale Protezione Animali, che da qualche anno promuove il divieto di potatura delle siepi (ma non solo) in alcuni periodi dell'anno.

Essendo infatti i nidi d'uccello protetti dalla legge e da alcuni regolamenti comunali che ne vietano la distruzione, la potatura delle siepi può non rispettare questa direttiva.

D'altra parte, non dovrebbe essere solo una sanzione pecuniaria o civile a dover dissuadere dal potare le siepi in primavera ed estate: involontariamente, infatti, attraverso questa pratica si uccidono tanti piccoli volatili non ancora in grado di sopravvivere, oltre a disturbare un gran numero di insetti impollinatori fondamentali per il benessere dell'ecosistema circondante.

Il pericolo

Le potature e gli sfalci tra la primavera e l'estate, quindi, "uccidono, feriscono, o lasciano senza riparo i piccoli nei nidi non ancora in grado di volare", spiegano da Oipa.

"Alcune Amministrazioni locali proprio in primavera e in  estate  potano gli alberi distruggendo i nidi degli uccelli cittadini e sfalciano prati e cespugli", così come molti cittadini e cittadine privati. "In questi ultimi, specialmente nelle aree rurali e lungo i fiumi, si riproducono alcune specie di volatili come germani reali, tuffetti, cannaiole, gallinelle d’acqua e usignoli di fiume".

Cosa fare?

Prima di tutto, è quindi utile usare il buon senso.

In secondo luogo, è consigliato contattare l'amministrazione locale per capire quali siano effettivamente i periodi di nidificazione e impollinazione nel proprio territorio. A quel punto, è possibile programmare le potature in coscienza, facendo sempre e comunque molta attenzione a non disturbare nidi di volatili e insetti impollinatori.