Perché Ultima Generazione ha sporcato l’albero di Natale di Gucci in Galleria a Milano

Gli attivisti di Ultima Generazione hanno imbrattato di vernice (lavabile) l’installazione di Gucci in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. “Ci serve un Fondo Riparazione per riparare i danni subiti da Milano e dalle altre città, non l’ennesima ostentazione del lusso”.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Evelyn Novello 29 Dicembre 2023

Un gesto per esprimere il proprio disappunto per il lusso e per chiedere con forza un Fondo Riparazione per Milano. La nuova azione di disobbedienza civile di Ultima Generazione di oggi 29 dicembre è stata quella di sporcare di vernice arancione, sempre lavabile, l'albero di Natale di Gucci in Galleria Vittorio Emanuele, nel cuore del capoluogo lombardo.

La scelta di questo bersaglio è chiaramente emblematica. L'installazione del brand di moda è stata già al centro delle polemiche per il costo di realizzazione, un milione di euro, e per l'aspetto, non gradito a tutti, perché composto solo di pacchi argentati con il logo della casa di moda. Secondo gli attivisti, radunatisi proprio davanti a questo simbolo del lusso, "non abbiamo bisogno di un'ostentazione di uno stile di vita irraggiungibile" e, al contrario, tutto il denaro speso per questa decorazione poteva essere utilizzato come fondo riparazione per Milano e per le altre città italiane colpite dai distrasti climatici.

Se non sai di cosa stiamo parlando, la campagna promossa da Ultima Generazione è in favore del Fondo Riparazione, una somma di denaro permanente e preventiva di 20 miliardi per riparare ai danni delle catastrofi climatiche ormai sempre più frequenti in Italia e nel mondo. Al grido di "Chi rompe paga!", gli attivisti pensano che le multinazionali che più traggono guadagno dal fossile debbano contribuire al risarcimento dei danni che il climate change sta provocando.

Azione come questa fanno parte di una strategia di ribellione non violenta ormai punto distintivo di Ultima Generazione che utilizza vernici lavabili e sit-in per gridare al mondo ciò in cui credono.