Pesci chitarra, scorpioni che vivono nelle foreste e stelle marine “mitologiche”: nel 2021 la scienza ha scoperto ben 70 nuove specie

Spulciando i segreti di tre oceani e cinque Continenti, esplorando foreste, deserti e grotte marine i ricercatori di tutto il mondo negli ultimi dodici mesi hanno scoperto ben 70 nuove specie tra animali e vegetali. Un’ulteriore prova che dimostra ancora una volta quanto vasto e dinamico sia l’ambiente in cui viviamo e come ancora oggi esistano luoghi inesplorati, ricchi e per questo da tutelare.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Kevin Ben Alì Zinati 23 Dicembre 2021

Forse potrebbe suonarti un po’ strano dopo tutto ciò che negli ultimi mesi avrai sentito a proposito di crisi climatica e biodiversità a rischio. Eppure, se lo guardi da un altro punto di vista, oggi il nostro Pianeta è un po’ più ricco e popolato.

Nel corso del 2021, la scienza ha scoperto ben 70 nuovi esemplari, tra animali e vegetali, mai visti né sentiti prima.

Spulciando i segreti di tre oceani e cinque Continenti, esplorando foreste, deserti e grotte marine i ricercatori di tutto il mondo hanno dimostrato ancora una volta quanto vasto e dinamico sia l’ambiente in cui viviamo e come ancora oggi esistano luoghi inesplorati, ricchi e per questo da tutelare.

“La biodiversità è fondamentale per la salute del nostro pianeta e si sta perdendo a un ritmo in cui le pratiche di sostenibilità non sono più sufficienti – ha spiegato Shannon Bennett, PhD, virologa dell'Accademia delle Scienza della California e autrice del catalogo di fine anno delle nuove specie conosciute – Come amministratori del nostro mondo naturale, dobbiamo svolgere un ruolo attivo nella rigenerazione degli ecosistemi. Il nostro rapporto con la natura migliora con ogni nuova specie, approfondendo la nostra comprensione di come funziona il nostro pianeta e può rispondere al meglio a un futuro incerto. Mentre continuiamo a combattere un clima che cambia e una pandemia globale, non c'è mai stato un momento più cruciale per proteggere la varietà della vita sulla Terra”.

I ricercatori dell’Accademia delle Scienze della California tra i nuovi ingressi nella gigantesca enciclopedia che racconta la vita sulla Terra hanno ricordato per esempio il Pachyrhynchus obumanuvu, ovvero un tonchio (un insetto) dai colori vivacissimi proveniente dalle cime boscose delle montagne delle Filippine e anche la nuova specie di cavalluccio pigmeo (e cugino stretto dei cavallucci marini): il cosiddetto Cylix tupareomanaia, originario delle scogliere sottomarine al largo della costa del Northland, in Nuova Zelanda.

Questo è il cavalluccio pigmeo Cylix tupareomanaia, che rappresenta un nuovo genere e specie di cavalluccio scoperto al largo della costa del Northland, in Nuova Zelanda. Photo credit: Richard Smith via Accademia delle Scienze della California.

Dato aneddotico: il nome “tupareomanaia” è un termine Māori che significa “ghirlanda del cavalluccio marino” e rappresenta un altro primato poiché è la prima volta che una tribù Māori è stata coinvolta nel nominare una specie endemica della regione del Nord.

Tra i nuovi protagonisti del mare ci sono anche pesci e stelle marine. Acroteriobatus andysabini e Acroteriobatus stehmanni sono due pesci chitarra a macchie blu rispettivamente del Madagascar e dell’arcipelago di Socotra, nell’oceano Indiano.

Il loro lato buffo è rappresentato dalla loro struttura, con i corpi allungati e le teste appiattite che li rendono vagamente simili a questi strumenti a corde. Quello brutto, invece, è che a causa della loro vicinanza agli esseri umani e della capacità di essere facilmente pescati, sono tra i pesci cartilaginei più a rischio.

La nuova stella marina invece si chiama Uokeaster ahi. Deve il nome al suo colore arancione brillante e alla sua tonalità infuocata: “ahi” nella lingua Rapa Nui significa infatti “fuoco” mentre “Uokaster" deriva dalla divinità mitologica del mare Uoke, che secondo la leggenda, sommerse l’isola di Rapa Nui (che forse conosci come Isola di Pasqua) sotto il mare, lasciando esposte solo le sue vette più alte.

Una delle tre nuove stelle marine di Rapa Nui (Isola di Pasqua): lei è Uokaster ahi e prende il nome dal suo colore arancione brillante. Photo credit: Ariadna Mecho via Accademia Delle Scienze della California.

Tra i più interessanti nuovi protagonisti “terrestri” della nostra biodiversità c’è una particolare specie di scorpione: non solo perché vive nelle foreste tropicali di pianura del Messico anziché negli aridi climi dei deserti. Il Centruroides catemacoensis è speciale anche per la sua originalissima tattica con cui sfugge ai predatori.

Grazie alla sua capacità di distinguere il fruscio del vento dal suono di un “nemico” in avvicinamento, è in grado di abbandonare il suo trespolo lasciandosi cadendo al suolo, diventando di fatto introvabile.