Piantare alberi in città può salvare milioni di vite: lo studio della Monash University

Un aumento del 30% del verde urbano avrebbe potuto salvare oltre un milione di vite tra il 2000 e il 2019. Ecco perché investire in alberi e parchi in città è una strategia contro le ondate di calore.
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Redazione Video Ohga 8 Maggio 2025

Un nuovo studio internazionale evidenzia come aumentare la vegetazione urbana sia una delle strategie più efficaci per contrastare le morti da caldo estremo. La ricerca, condotta dalla Monash University di Melbourne, dimostra che un incremento del 30% del verde nelle aree urbane avrebbe potuto prevenire oltre un milione di decessi legati alle ondate di calore tra il 2000 e il 2019.

Vegetazione urbana e salute pubblica: i dati dello studio

Pubblicato su dati raccolti da 830 città in 53 Paesi, lo studio è il primo a calcolare congiuntamente l’effetto rinfrescante del verde e l’impatto sulla mortalità urbana. La metodologia si basa sull’Enhanced Vegetation Index (EVI), un sistema che utilizza immagini satellitari per valutare la densità di vegetazione nei centri abitati.

Secondo le stime, circa il 36% dei decessi causati da caldo estremo nel periodo analizzato sarebbe stato evitabile grazie a un aumento significativo del verde urbano. Le aree più colpite includono città ad alta densità e bassa ventilazione, dove la temperatura può aumentare drasticamente durante l’estate.

Come il verde riduce l’impatto delle ondate di calore

Il meccanismo è ben documentato: alberi e piante urbane offrono ombra, riflettono la luce solare e favoriscono l’evapotraspirazione, un processo che abbassa la temperatura e migliora la circolazione dell’aria. Questo si traduce in un ambiente più vivibile e in un’esposizione ridotta a temperature potenzialmente letali.

I benefici di città più verdi: non solo raffrescamento

Oltre a mitigare il caldo, un ambiente urbano ricco di vegetazione ha effetti positivi sulla salute mentale, stimola l’attività fisica, incoraggia l’interazione sociale e riduce l’inquinamento atmosferico. Tutti questi fattori contribuiscono a migliorare la qualità della vita e a ridurre i rischi sanitari in condizioni climatiche estreme.

Secondo il professor Yuming Guo, autore principale dello studio, rendere le città più verdi è una strategia concreta per affrontare i cambiamenti climatici, soprattutto in attesa di soluzioni più strutturali come la riduzione delle emissioni globali.

Le aree urbane che avrebbero tratto maggior beneficio

L’impatto positivo della vegetazione urbana non è omogeneo a livello globale. Secondo le proiezioni:

In Europa si sarebbero potute salvare quasi 400.000 vite.

In Asia il numero supera i 500.000 decessi evitati.

Particolarmente esposti al rischio sono i centri urbani del Sud-est asiatico, Europa orientale e Asia orientale.

Le città verdi non sono un lusso, ma una necessità

In un contesto di riscaldamento globale sempre più rapido, il verde urbano va oltre l’aspetto estetico: è una soluzione salvavita. Investire in infrastrutture verdi come parchi pubblici, tetti vegetali e viali alberati rappresenta un’azione immediata e accessibile per rendere le città più sicure e sane.

Rendere le città più verdi non è solo una scelta ecologica, ma un atto urgente di sanità pubblica e giustizia climatica.