
Quattromila chili di anidride carbonica "mangiati" in 20 anni. Non si tratta di qualche recente invenzione antismog realizzata per salvare il pianeta terra, ma del semplice contributo di alcuni alberi in grado non solo di catturare lo smog, ma anche di bloccare le polveri sottili PM10 e di abbassare la temperatura dell'ambiente nelle più afose estati cittadine. Sono le cosiddette "piante antismog", ovvero degli organismi in grado di depurare l’aria dalle sostanze tossiche per l’organismo degli esseri umani.
Averle in casa rappresenta sicuramente un vantaggio, poiché non è raro che nelle nostre abitazioni -specialmente nelle metropoli- ci siano delle concentrazioni insalubri di agenti nocivi. Se ti stai chiedendo quali sostanze potrebbero trovarsi nell'aria delle nostre case, ecco alcuni esempi: formaldeide, xilene e benzene. Queste sostanze provengono da diversi prodotti: la formaldeide si trova nei detersivi dei piatti o nei prodotti disinfettanti, ma anche nel fumo della sigaretta, oppure dalle stufe a gas o cherosene; lo xilene dai rivestimenti per il soffitto, adesivi, sigillanti, monitor del PC, stampante, pannelli per pavimenti, vernici, fotocopiatrici, lacche, tappezzeria; il benzene si può generare dal processo di combustione delle sigarette, ma si può trovare anche nelle vernici o nella colla.
È quanto emerge da uno studio di Coldiretti presentato al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Cernobbio sulle piante più adatte a combattere l’inquinamento atmosferico secondo il Cnr. E stiamo parlando di alberi comuni come il frassino, l'acero, la betulla, il tiglio, tutte piante che potrebbero aiutarci a ripulire l'aria delle nostre città.
Ogni anno, secondo l'Agenzia europea dell'ambiente, circa 80.000 morti premature sono causate dall'eccessiva presenza di anidride carbonica e di sostanze inquinanti nell'aria. Un dato allarmante, che non rappresenta più un'emergenza, ma un vero e proprio problema che si ripresenta puntualmente ogni anno. Il nostro Paese ha superato per più di 35 giorni in un anno i valori limite giornalieri delle polveri sottili (PM10) con 50 microgrammi per metro cubo in 28 aree diverse in Lombardia, Piemonte, Veneto e Lazio.
"Di fronte all’evidente cambiamento del clima in atto non si può continuare a rincorrere le emergenze – sostiene la Coldiretti – ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato capace di catturare lo smog. Le piante concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi, ma in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo di appena 31 metri quadrati di verde urbano e la situazione peggiora per le metropoli con valori che vanno dai 22 di Torino ai 17,9 di Milano fino ai 13,6 di Napoli".
Siamo giustamente tutti preoccupati per la situazione ambientale presente e ancor più per quella che toccherà ai nostri figli e nipoti, ma forse, "alzando un attimo lo sguardo", una soluzione c'è. C’è l’Acero Riccio che è in grado di assorbire fino a 3800 chili di CO2 in vent’anni ed è in grado di abbattere il calore negli ambienti urbani; il Ginkgo Biloba che assorbe 2800 chili di CO2, una barriera nei confronti di gas, polveri e afa e una grande adattabilità a tutti i terreni compresi quelli urbani. Fra gli alberi antismog troviamo anche il Frassino comune, un gigante verde che può arrivare a 40 metri di altezza, mentre l’Ontano nero, il più piccolo del gruppo, con un’altezza media di 10 metri, nonostante le dimensioni ridotte riesce a bloccare fino a 2600 chili di CO2 e a garantire un forte assorbimento di inquinanti gassosi.
Abbiamo parlato finora dell'importanza di queste risorse che la natura ci offre per contrastare l'inquinamento, ma in che modo lo riducono? Attraverso dei piccoli fori che sono presenti sulle foglie, le piante anti-smog attivano una vera e propria funzione filtrante: esse infatti sono in grado di catturare le molecole e i gas inquinanti e di "spostarle" nelle radici. In un secondo momento poi, questi organismi liberano le sostanze nocive nel terreno, dove i microrganismi sono in grado di metabolizzarle e neutralizzarle.
Se non sai quale pianta acquistare per ripulire la tua casa dall'inquinamento, sappi che Coldiretti ha pubblicato una lista utile per darti un'idea su quali di queste potrebbero risultare migliori allo scopo. In ogni caso, un elenco di piante te lo forniamo anche noi, starà a te poi scegliere quella che preferisci:
Oltre alle piante da interni per combattere lo smog, esistono altre varietà utili per pulire l'aria nei giardini o sui balconi. Eccone alcune:
(Scritto da Gaia Cortese il 15 Gen 2019,
modificato da Francesco Castagna il 18 lug 2023)