Piante carnivore: 4 specie da tenere in appartamento

Le piante carnivore hanno esigenze specifiche, caratteristiche diverse e vanno tenute con estrema cura: probabilmente, pensando ai tuoi ricordi di infanzia, potrebbero farti una certa impressione, ma in realtà sono molto affascinanti e le puoi coltivare e curare comodamente anche a casa, basta sapere i nomi delle specie più adatte. Ma stai tranquillo, mangiano soltanto insetti, motivo per cui potresti iniziare a chiamarle anche piante insettivore.
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Francesco Castagna 13 Luglio 2023

Nell'immaginario collettivo, le piante carnivore sono tanto affascinanti quanto pericolose: sarà capitato anche a te di vedere un film o un cartone nei quali questi vegetali all'apparenza innocui finivano poi per divorarsi in un sol boccone prede anche di grandi dimensioni. Da lì, hai cominciato a domandarti se sarebbe stato mai possibile farne crescere una a casa, esattamente come accade per qualsiasi altra pianta.

Come puoi immaginare, le piante carnivore sono delle erbacee che si nutrono di insetti, intrappolandoli all’interno delle loro particolari foglie. Si nutrono, quindi, attraverso la digestione di proteine animali. Questo processo avviene tramite appositi fluidi digestivi ricchi di enzimi, provenienti o dalla pianta, oppure da batteri che sono all'interno dell'apparato digestivo. La loro digestione può essere equiparata a quella che avviene all'interno dell'apparato umano

Ma andiamo con ordine: devi sapere che di piante carnivore al mondo ne esistono circa 600 specie, suddivise in 7 famiglie e 15 generi, tutte accomunate dalla peculiarità che le rende famose: la cattura e la digestione di piccole forme di vita tramite sistemi di “caccia” ben definiti. Ma attenzione, gli unici animali di cui si nutrono sono gli insetti, quindi non aspettarti che ti liberi anche da topi e pipistrelli. Proprio per questa ragione si dovrebbe parlare, più correttamente di piante insettivore.

Se quindi hai deciso di portare a casa una bella piantina dentata, è importante che tu sappia che le piante carnivore non sono così semplici da curare, ciascuna ha le proprie esigenze e particolarità e il passo falso è dietro l’angolo. Ci sono infatti diversi aspetti da tenere costantemente sotto controllo come l’acqua con cui idratarle, la temperatura dell’ambiente in cui vengono messe, il livello di umidità, il tipo di terreno.

Di seguito puoi trovare i nomi di alcune specie di piante carnivore da appartamento: per ognuna di queste, vedremo di cosa necessitano per crescere in salute.

Caratteristiche principali delle piante carnivore

Una caratteristica principale di queste piante è sicuramente la loro capacità attrattiva, grazie a essa infatti le piante carnivore sono in grado di catturare le prede, peculiarità che è il risultato di un processo di adattamento ad habitat e ostili alla vita vegetale: paludi, torbiere, rocce, suoli molto acidi. Questi terreni hanno una disponibilità di nutrienti e di azoto molto scarsa.

Come si nutrono le piante carnivore

Ti sembrerà strano ma, come ti avevo anticipato, il loro pasto principale è fatto da grilli, mosche, zanzare, piccoli ragni e formiche. Non proprio le cose che metteremmo sulla nostra tavola, sembra più qualcosa che mangerebbero Timon e Pumbaa. Si ma, come fanno a nutrirsi? La maggior parte del lavoro iniziale lo fa il loro colore, così intenso da attirare l'attenzione di questi piccoli artropodi, che ci si poggiano dentro e rimangono appiccicati al loro interno. A seconda del tipo di pianta carnivora esiste un metodo di cattura.

Come coltivare e curare le piante carnivore

Non tutte le piante carnivore sono adatte alle nostre case, esistono infatti alcune che sono fatte per stare all'esterno, mentre altre possono diventare le nostre coinquiline ideali. Vediamole insieme:

  • Drosera Capensis

Proveniente dal Sud Africa, è la pianta carnivora più famosa e decisamente adatta alla coltivazione in casa.
Ha un sistema di caccia passivo, quindi resta immobile e quando gli insetti si posano sulle foglie attratti dai suoi affascinanti tentacoli rossi, rimangono incollati. Con calma, i peli che ricoprono i suoi steli avvolgeranno le prede, e lei provvederà a digerirli.

La Drosera Capensis può tranquillamente essere conservata all’interno, l’importante è che ci sia molta luce (quindi il davanzale di una finestra andrà benissimo) e che la temperatura sia mantenuta tra i 18 e i 30 gradi. Il terriccio migliore per la sua crescita è la torba bionda acida, senza alcuna aggiunta di fertilizzante. L’acqua con cui viene annaffiata deve essere piovana o distillata, assolutamente senza tracce di calcare che potrebbero ucciderla in breve tempo. Va tenuta sempre umida, anche d’inverno.

  • Sarracenia Purpurea

È un sempreverde che può raggiungere anche i 20 cm di altezza, e il suo tipo di cattura è passivo. Infatti, attira gli insetti tramite un nettare narcotizzante, per poi lasciarli cadere nell’imbuto formato dai suoi petali e dalle sue foglie in fondo al quale si trova un liquido in cui i batteri e gli enzimi cominceranno una lenta digestione.

Il terreno adatto a questa pianta è formato da torba, perlite e sabbia. La pianta deve essere posizionata in 2 cm di acqua (sempre piovana e demineralizzata come per le altre piante carnivore) per mantenerne la costante umidità. Può essere tenuta sia dentro casa che fuori, l’importante è che la temperatura non vada mai sotto lo zero.

  • Nepenthes

È una pianta originaria delle foreste tropicali asiatiche ed è conosciuta per la sua bellezza e le particolari esigenze nella sua cura. Il tipo di cattura che utilizza è passivo, simile a quello della Sarracenia. Infatti, l’insetto viene attratto dal profumo del nettare emanato dalla pianta, e rimane intrappolato all’interno di una specie di ampolla caratterizzata da pareti lisce che impediscono la presa delle zampe. Una volta che la preda è caduta sul fondo pieno di liquido, la pianta secerne una sostanza in cui l’insetto annega in poco tempo, e viene successivamente digerito.

La Nepenthes è una pianta tropicale, quindi la temperatura in cui vive non deve superare i 40 gradi né scendere sotto i 20. È quindi consigliabile che venga tenuta all’interno e vicino a una finestra, perché necessita della luce del sole. Fondamentale per la sopravvivenza di questa pianta è l’umidità. Va quindi sempre mantenuta umida, innaffiata dall’alto, per questo un luogo ideale per la sua coltivazione potrebbe essere una serra o un terrario.

Di solito si appende per facilitare la formazione e la crescita delle ampolle. A differenza della maggioranza delle piante carnivore, la Nepenthes può essere fertilizzata con prodotti specifici.

Come coltivare e curare le piante carnivore

La prima cosa da fare per la cura delle piante carnivore è annaffiarle adeguatamente, senza eccessi d'acqua.

Terreno

Questo tipo di pianta inoltre ha bisogno di un terreno acido e ben drenato. Se ti stai chiedendo che tipo di terreno utilizzare, sappi che deve essere composto da torba di sfagno di elevata acidità.

Posizione

La maggior parte delle piante carnivore richiede molta luce solare diretta. Posiziona le piante in un'area che riceve almeno 4-6 ore di luce solare al giorno. Se non hai abbastanza luce naturale, puoi utilizzare lampade a fluorescenza o luci artificiali per fornire la luce necessaria.

Innaffiatura

Le piante carnivore necessitano di un ambiente umido. Puoi mantenere l'umidità posizionando i vasi su un sottovaso con acqua, in modo che il terreno sia costantemente umido. Tuttavia, come per tutte le piante, assicurati che i vasi non siano immersi completamente nell'acqua, poiché potrebbe causare marciume delle radici.

Parassiti

Come molte piante che si trovano sul suolo italiano, anche le piante carnivore possono essere colpite da parassiti come cocciniglia, afidi e ragnetto rosso.

Piante carnivore come rimedio contro le zanzare

Le piante carnivore possono servire contro le zanzare, ma  da sole non saranno sufficienti a eliminare un'infestazione. Tuttavia, possono contribuire a ridurne la presenza in determinate aree.

Le piante carnivore, come ad esempio la Drosera (Rondine) e la Sarracenia (Bocca di Sarracenia), sono in grado di catturare e digerire insetti, inclusi mosche e zanzare. Esse infatti attraggono gli insetti con le loro foglie colorate, appiccicose o a forma di trappola. Queste piante li sfruttano come fonte di nutrienti per compensare il terreno povero di nutrienti in cui crescono naturalmente.

(Scritto da Sara Del Dot il 28 set 2018,
modificato da Francesco Castagna il 13 lug 2023)