
La piena dell’Arno ha messo in pericolo non solo persone e abitazioni, ma anche molti animali. In un’operazione straordinaria, i Vigili del Fuoco hanno salvato 80 asini rimasti intrappolati a causa dell’innalzamento improvviso del livello del fiume. L’evento si inserisce nell’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia nel marzo 2025, con piogge torrenziali e allagamenti in Toscana.
L’allarme è scattato nella mattina del 12 marzo 2025, quando le acque dell’Arno hanno invaso terreni e stalle situate in un’area rurale vicino Firenze. Gli animali, impossibilitati a mettersi in salvo da soli, sono stati raggiunti da squadre specializzate dei Vigili del Fuoco con l’ausilio di gommoni e mezzi anfibi.
Dopo ore di lavoro tra fango e corrente impetuosa, i soccorritori sono riusciti a trasportare gli 80 asini in un’area sicura, dove hanno ricevuto le cure di veterinari e volontari.
Le piogge incessanti degli ultimi giorni hanno causato:
Allagamenti diffusi in diverse zone della Toscana.
Evacuazioni di abitazioni e aziende agricole lungo il corso del fiume.
Interruzioni stradali e ferroviarie per esondazioni e frane.
Le autorità locali hanno attivato lo stato di emergenza, mentre la Protezione Civile continua a monitorare la situazione.
Le associazioni animaliste hanno lanciato un appello per l’accoglienza temporanea degli animali sfollati e per il supporto alle strutture che li ospitano. Veterinari e volontari stanno lavorando per garantire cure e rifugi sicuri agli animali salvati dall’alluvione.
Il salvataggio degli 80 asini intrappolati dalla piena dell’Arno dimostra ancora una volta il coraggio e la professionalità dei Vigili del Fuoco, sempre in prima linea nelle emergenze. Mentre il maltempo continua a colpire il centro Italia, le operazioni di soccorso proseguono per proteggere persone e animali dalle conseguenze dell’alluvione.