Plastica: dal “rifiuto” al riciclo

Non si può dire che la plastica non sia un materiale “democratico”, perché poco costoso e utile all’utilizzo in contesti produttivi molto diversi. La soluzione allora è superarne l’usa e getta: la plastica è fatta per durare, perciò non buttiamola ma ricicliamola limitando i consumi di risorse. Come ha fatto Coca-Cola che ha introdotto sul mercato italiano bottiglie fatte con il 100% di plastica riciclata e, come sempre, riciclabili al 100%.
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Ciaopeople Studios 19 Luglio 2021

In questi ultimi anni, spinti dall’idea più che giusta di fermare l’inquinamento atmosferico e quello dei mari e dei suoli, ci siamo impegnati a immaginare un mondo senza plastica, sposando la causa urgente e giusta del rispetto delle risorse e dell’ambiente in uno scenario che non appare sostenibile. La plastica, infatti, è un materiale cruciale rispetto ad altre risorse del pianeta (che quest’ultima, addirittura, può permettere di non sfruttare) e in questo senso va valorizzato e non disperso.

Eliminiamo il concetto di “rifiuto”

L’errore di fondo nasce dal fatto che la plastica sia in molti contesti considerata “usa e getta”. È proprio quest’idea che va disincentivata: l’usa e getta è un comportamento non sostenibile che va completamente superato, sia da parte delle aziende che producono, sia da parte, soprattutto, dei consumatori che spesso fraintendono la presenza del packaging e dell’imballaggio in plastica con qualcosa semplicemente da scartare. In un mondo “perfettamente” sostenibile, non dovrebbe esistere il concetto di rifiuto.

Una plastica speciale: polietilene tereftalato

Quel che si deve evitare è relegare la plastica alla dimensione di rifiuto, visto che – nonostante i molti “pro” – si tratta anche di un materiale inquinante. Soprattutto di quella plastica notevolmente versatile come il PET, il polietilene tereftalato, derivato dal petrolio o da gas naturali, dalle proprietà importanti, che riesce a garantire la sicurezza e l’igiene non solo nel campo alimentare. Il PET è leggero e trasparente, e può essere facilmente reimpiegato innumerevoli volte. Cosa è meglio fare, dunque? Evitare di buttarlo, incentivando nuove abitudini per preservarne il valore e l’utilità. Il PET va salvato dalla pattumiera, salvato dalla sua dispersione nell’ambiente anche in quanto “prezioso”: se riutilizzato, permette di risparmiare il 50% dell’energia che viene usata per crearne di nuovo.

La nuova bottiglia 100% rPET

Per incentivare a ri-considerare il PET e per stimolare all’azione per un mondo senza rifiuti, Coca-Cola ha ripensato la sua produzione e ha ideato rPET, una bottiglia realizzata con il 100% di plastica riciclata. Del resto, parliamo di una multinazionale alla cui filosofia molte aziende si ispirano: la strategia World Without Waste – appunto, mondo senza rifiuti – è iniziata con il packaging e continua con ciò che contiene direttamente il proprio prodotto, il PET. Con questa scelta radicale, Coca -Cola si conferma uno dei maggiori attori in questo settore e vuole far parte della soluzione, incoraggiando a “riciclare ancora” – proprio come scritto sulle nuove bottiglie rPET.

Coca-Cola si impegna: e noi?