Plastica o uova? Perché non dovresti toccare i nastri di sabbia che trovi sulla spiaggia tra aprile e giugno

Assomigliano a piccoli pezzi di plastica, ma i famosi “nastri di sabbia” che si trovano sulle spiagge lungo tutte le coste del Mediterreano sono in realtà uova di “natica” o Neverita Josephina, un mollusco che le depone proprio in questo periodo. Proviamo a capire meglio.
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Giulia Dallagiovanna 30 Aprile 2024

Sembrano dei pezzi di plastica un po' consumati, oppure dei "nastri di sabbia" come vengono spesso chiamati. In realtà si tratta di uova di "natica" o "Neverita Josephina" e se quindi trovi queste formazioni un po' gommose non toccarle e soprattutto non raccoglierle. La Neverita è un gasteropode, una classe di molluschi di cui fanno parte anche le vongole, le cozze o le lumachine di mare, e tra aprile e giugno arriva deporre centinaia di uova a cui poi, da bagnanti, dobbiamo prestare attenzione quando frequentiamo la spiaggia.

A prima vista sembrano dei pezzetti di plastica a forma di semicerchio e con i bordi dentellati, come fossero parte di qualche macchinario che si è rotto o di un gioco per bambini. Invece si tratta di un insieme di uova di Natica, un mollusco che si trova lungo tutte le coste del Mediterraneo, che di solito le raggruppa in questo nastro lungo più o meno 6 centimetri e largo 3 centimetri. Le uova invece sono molto piccole, grandi al massimo 1 o 2 millimetri.

È il mollusco stesso a costruire queste curiose formazioni, utilizzando proprio la sabbia "impastata", o per meglio dire agglutinata, con il suo muco. Il nastro dovrà proteggerle fino al momento della schiusa, che avviene in estate.

Ma se le uova avrai ormai capito come si presentano, potrebbe essere utile conoscere anche chi le depone, ovvero la Neverita Josephina. Come ti dicevamo prima, appartiene alla classe dei gasteropodi, ed è un mollusco piuttosto comune, che si stabilizza tra i fondali sabbiosi o fangosi a una decina di metri di profondità. Il suo aspetto è bianco, con due antenne dai bordi neri. La sua conchiglia, simile a quella di una chiocciola, ha una forma cosiddetta naticoide, da qui il nome "natica" con cui viene spesso identificato. Come spiega l'Associazione Italiana Acquario Mediterranea, questo guscio dal diametro di circa 4 centimetri appare "globoso, lucido, con strie radiali, con spira depressa e l'ultimo giro comprende quasi tutta la conchiglia. Il colore è marrone molto chiaro o rosato con callo vistoso all’interno dell’ombelico".

Si tratta a tutti gli effetti di un predatore ai danni soprattutto di altri molluschi che caccia muovendosi sui fondali. Il suo passaggio è riconoscibile dai piccoli forellini che si trovano a volte in altre conchiglie: sono state prodotte da movimenti rotatori della sua radula, una sorta di dente all'interno della sua bocca, e usati poi per estrarre l'animale all'interno.