Polli a rapido accrescimento: quando gli animali soffrono a causa della nostra voglia di carne

I polli geneticamente modificati e creati in laboratorio sono un chiaro esempio di come, per rispondere a una sempre più incessante richiesta di carne, preferiamo soddisfare le nostre esigenze piuttosto che tutelare la salute degli animali. Un’inchiesta di Animal Equity ha mostrato le condizioni di vita di questi animali.
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Francesco Castagna 22 Luglio 2022

Gli allevamenti di pollame sono spesso oggetto di articoli di cronaca, campagne di associazioni ambientaliste e indagini. Al centro c'è il trattamento di questi animali in vita, spesso fuori norma. Se siamo arrivati nei decenni scorsi ad avere degli allevamenti intensivi di pollo è perché c'è sempre più richiesta di carne.

Il mercato però non si preoccupa dei limiti che prevede questo meccanismo. Così si viene a creare un settore insostenibile, che non tiene conto né del rispetto degli animali, né dello spreco di risorse previsto da un consumo continuo di carne.

Non solo, per rispondere a questa domanda in continuo aumento, ad oggi il 90%  dei polli esistenti sul mercato sono "a rapida crescita".

Ma cosa significa esattamente? Sono animali selezionati esclusivamente per raggiungere un petto molto grande in 42 giorni.

La maggior parte di loro sono "Broiler", chiamati in maniera infelice in questo modo perché così si chiama la griglia su cui vengono cucinati. Un destino segnato dalla nascita.

I polli a rapido accrescimento sono negativi sotto molti punti di vista. Innanzitutto è sbagliata la logica in sé per cui esistono. Ancora una volta creiamo delle specie solamente per accrescere il nostro benessere. In più, questi animali sono il frutto di programmi di selezione, che hanno avuto un impatto devastante sulla loro  salute e sul loro benessere.

Uno studio condotto dallo Scotalnd's Rural College ha messo a confronto performance produttive, salute e benessere di una razza di polli a lento accrescimento con tre delle specie a rapido accrescimento più commercializzate in tutto il mondo. I risultati hanno mostrato degli aspetti preoccupanti.

Benessere e salute

La ricerca ha messo alla luce le gravi difficoltà di movimento di questi animali, legate alla loro rapida crescita. Possono diventare zoppi tre volte in più rispetto ai polli "rustici", passano la loro vita in maniera inattiva perché camminano molto poco e una condizione fisica carente.

CIWF, un'organizzazione che si occupa di campagne per il benessere degli animali, stima che in Italia vengono allevati vengono allevati 500 milioni di polli e il 95% in allevamenti intensivi. La vita di questi animali dura in media 38-40 giorni (meno di 6 settimane). Per rendere l'idea di quanto i polli vengano sottoposti a un processo di rapido accrescimento, CIWF ha diffuso un video sui 39 giorni di questo animale.

A tutti gli effetti, il commercio di questo tipo di pollame è un mero scambio di merci privo di qualità. La loro carne presenta due tipi di disturbi muscolari:

  • white-striping: depositi adiposi immagazzinati nei petti di questi animali, che causano muscoli pettorali più deboli (ne soffre il 78%, contro il 10% di quelli a lento accrescimento)
  • wooden breast: morte delle fibre muscolari, che causano difficoltà motorie nei polli (ne soffre il 23,4%, contro l'1% di quelli a lento accrescimento)

Entrambi i problemi portano a una peggiore qualità della carne, che è sempre più dura e meno appetibile (nel caso del wooden breast) e meno attraente per chi la consuma (nel caso del white striping).

L'inchiesta

Sulle condizioni di vita di questi animali è uscita da poco un'inchiesta firmata Animal Equity. L'organizzazione, grazie al suo team investigativo, è riuscita a mostrare come vivono questi animali. Le riprese sono state realizzate dal 2019 al 2022 in un allevamento di circa 80mila polli per ciclo riproduttivo.

Come puoi vedere nel video, le immagini riprese dagli investigatori mostrano polli costretti a vivere ammassati e insieme a numerosi polli morti, in via di decomposizione.

I luoghi dove vengono tenuti sono sporchi, con temperature troppo elevate e un sistema di ventilazione rotto. Inoltre, la lettiera dei polli è intrisa di deiezioni, che se non pulita produce ammoniaca e brucia la pelle degli animali.

I risultati emersi da questa investigazione ribadiscono l’urgenza di sensibilizzare i cittadini su cosa accade realmente negli allevamenti intensivi e la necessità da parte delle istituzioni di intervenire per porre fine all’allevamento dei polli Broiler a rapido accrescimento – Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia

Per un bisogno umano questi animali sono dalla nascita delle vere e proprie cavie. Anche in questo allevamento il video mostra come i polli abbiano difficoltà motorie. Quasi tutti assumono la posizione “splay leg”: stanno con le gambe divaricate e a fatica reggono il peso del loro corpo, cresciuto troppo in fretta.

Per questo motivo, "Animal Equity" ha presentato una petizione al Ministro per le Politiche Agricole e al Ministro della Salute per chiedere all'Unione Europea di bandire le razze a rapido accrescimento e di abbandonare totalmente l'uso di queste razze in Italia.

Inoltre, Animal Equity ha deciso di depositare una denuncia presso la Commissione europea contro tutti gli Stati Membri, perché le condizioni in cui vivono i polli a rapido accrescimento sarebbero in netto contrasto con la direttiva europea 98/58/CE, che regola il benessere animale.