
Ancora uno scontro in Unione europea, come spesso capita, anche stavolta si tratta di politiche ambientali. Il 27 giugno gli eurodeputati in Commissione Ambiente UE hanno espresso il loro parere sulla Nature Restauration Law, un provvedimento della Commissione UE pensato con l'intento di ripristinare gli ecosistemi per le persone, il clima e il Pianeta.
La proposta non è andata in porto: il gruppo dei popolari, conservatori e alcuni liberali europei hanno votato contro, hanno invece votato a favore della misura i socialisti, i verdi, alcuni liberali di Renew Europe e l'estrema sinistra. Qualora fosse passato, la Nature Restauration Law sarebbe stato la prima legge globale a livello continentale di questo tipo.
"L'esito di questo voto serrato, 44/44, è particolarmente deludente in quanto è il risultato del boicottaggio della proposta della Commissione da parte del Partito Popolare Europeo (PPE), di stampo conservatore, che si è ritirato dai negoziati il 31 maggio e ha chiesto il suo completo rifiuto, nonostante la volontà degli altri gruppi politici di negoziare per trovare compromessi comuni", scrive in una nota l'eurogruppo dei socialisti e democratici.
La Commissione europea aveva pensato alla Nature Restauration Law perché la natura del continente "è in allarmante declino". Come emerge dal sito della Commissione oltre l'80% degli habitat europei è in cattive condizioni. Per questo motivo è necessario ripristinare le zone umide, i fiumi, le foreste, le praterie e gli ecosistemi. Così facendo, il continente europeo potrà giovare di un aumento di biodiversità e di un'azione maggiore per contrastare la crisi climatica e limitare il riscaldamento globale entro 1,5°C.
Dopo la votazione avvenuta il 27 in commissione Ambiente, il gruppo dei progressisti ha attaccato i conservatori e i popolari europei, accusandoli di aver votato contro a una legge necessaria per il clima e per la natura. "La natura ha perso una battaglia oggi, ma la nostra lotta per le persone e il pianeta continua (…) Lavoreremo sodo per vincere il voto nella plenaria del Parlamento europeo tra due settimane", scrive sui social il gruppo dei socialisti e democratici europei.
Al loro post risponde l'eurogruppo dei Popolari: "Chi ci accusa di essere contro natura e di lottare contro il cambiamento climatico sta semplicemente diffondendo fake news. I nostri voti sono stati fondamentali per l'adozione di 29 leggi per il successo del Green Deal. Non possiamo semplicemente firmare un assegno in bianco se una legge è viziata". Sostanzialmente, come ha spiegato l'europarlamentare del PPE Christine Schneider, questa legge nascerebbe da un approccio ideologico e vecchio.
Ora il prossimo passo è il voto in Parlamento europeo, quando la Nature Restauration Law sarà discussa in sede plenaria a luglio.