
Se adori la moda ma nutri anche un profondo rispetto per la natura e le sue creature, spesso non è semplicissimo trovare un compromesso. Per molto tempo, infatti, i capi d’abbigliamento di lusso sono stati dotati di pelli e pellicce di derivazione animale come visoni, cincillà, volpi e conigli. Un’abitudine, anzi, una tradizione ormai da molti considerata superflua e obsoleta, dal momento che le alternative, sostenibili e di qualità, esistono.
Sempre più celebri brand di lusso stanno infatti decidendo di dire addio all’utilizzo di pelli e pellicce animali per orientarsi su materiali più sostenibili che non arrechino sofferenza ad altre creature. Marchi famosi e inseriti nel panorama mondiale del fashion come Hugo Boss, Versace, Gucci e Armani hanno già detto addio alle pellicce, sostituendole con loro alternative cruelty-free.
Ieri è stato il turno di Prada, l’azienda di moda italiana che ha annunciato la propria intenzione di smettere di usare pellicce per i suoi capi d’abbigliamento a partire dal febbraio 2020, ovvero dalla prossima collezione primavera-estate. I capi avanzati naturalmente saranno venduti fino a esaurimento scorte, e nel frattempo l’azienda andrà alla ricerca di alternative sostenibili e innovative.
La decisione è stata presa in collaborazione con la Fur-free Alliance (FFA), una coalizione composta da oltre cinquanta organizzazioni che si occupano di protezione e rispetto degli animali, con una spinta data dal dialogo con Lav (Lega anti vivisezione) e The Humane Society of the United States.