Prenditi cura delle tue piante: guida alle buone pratiche di coltivazione indoor e outdoor

Secondo alcuni esperti del clima, se non curiamo adeguatamente le nostre piante in casa potremmo contribuire all’inquinamento.
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Francesco Castagna 8 Gennaio 2024

È vero, la maggior parte di noi non ha proprio un pollice verde buonissimo, ma questo non deve scoraggiarci perché tutti siamo in grado di curare le nostre piante e non farle seccare. Evitare di far morire le nostre piante in casa infatti, partendo dal basilico, deve diventare una delle nostre prime battaglie in casa. Di recente l'esperto di clima Nicolas Rivero ha pubblicato un articolo sul Washington Post in cui spiega che, se non gestita in maniera corretta, la filiera delle piante indoor potrebbe diventare addirittura insostenibile.

Questo perché, paradossalmente, anche rendere verdi le nostre case ha un costo ambientale, causato dal trasporto delle piante da parte dei camion e dall'utilizzo dei fertilizzanti utilizzati per tenerle in vita. È importante curare le proprie piante e non lasciarsi trasportare dai prezzi molto bassi, che ti consentirebbero di acquistarne di nuove. Ecco perché devono essere minimizzati gli errori che generalmente si fanno quando acquisti una pianta.

Acquista la pianta che ti somiglia

Non è vero che soltanto gli animali domestici assomigliano al padrone, lo stesso potremmo dirlo anche per le piante. Infatti, se sei una persona che passa poco tempo in casa e che ha ritmi molto frenetici, ti consiglio di acquistare delle piante che non hanno bisogno di essere annaffiate numerose volte. Potresti dunque orientarti verso le cosiddette piante "grasse", che necessitano di poca acqua ogni tot tempo per poter sopravvivere, essendo originarie di ambienti molto rapidi.

Compra locale

Anche per le piante vale lo stesso principio del Km0. Quando decidi di acquistarne una infatti, invece di farlo in un supermercato o in un grande centro di distribuzione, recati direttamente dai fiorai. In questo modo infatti ridurrai al minimo tutte le operazioni di trasporto che servono per spostare le piante da una parte all'altra delle città, a seconda della mancanza, ma a volte anche verso altri Comuni.

Prova con lo scambio di talee

È una pratica spesso molto sottovalutata, ma alcuni fiorai e vivaisti cominciano a metterla in atto anche qui in Italia: lo scambio di talee. Alcuni giardinieri infatti potrebbero essere molto contenti di regalare talee, che puoi propagare e far crescere nuovamente. Se non hai mai provato la coltivazione con il metodo della propagazione per talea, sappi che replicare la pianta madre è ancora più appassionante del prendersene cura. Le talee infatti svilupperanno delle radici, e potranno essere ripiantate per far crescere una nuova pianta.

Non usare la torba

Sebbene numerose guide di giardinaggio ti abbiano consigliato in passato l'utilizzo di questo tipo di materiale, sappi che la torba non è molto sostenibile. È una delle materie primarie da cui vengono prodotti i combustibili fossili, essendo composta da materia vegetale. Se non lo sapevi, la torba rilascia anidride carbonica quando viene raccolta; inoltre, non è rinnovabile: ci vogliono circa cento anni per riprodurla. Meglio orientarsi verso materiali più sostenibili, come il biochar o la fibra di cocco.

Riduci i concimi e i fertilizzanti

Le piante "domestiche" non hanno bisogno di una grande attenzione dal punto di vista della concimazione. Questo processo, assieme all'utilizzo dei fertilizzanti, è altamente dannoso per l'ambiente e per la nostra salute. Se non lo sapevi infatti, la maggior parte dei fertilizzanti che utilizziamo è a base di petrolio, per questo motivo sarebbe meglio acquistare quelli sostenibili, oppure potete mescolare il compost della vostra cucina con il terriccio.