Protagonisti del cambiamento verso l’eccellenza

Il Pomodorino d’Oro permette di realizzare un prodotto di valore e dare origine ad un circolo virtuoso che coinvolge tutti fino alla tavola.

Per realizzare un prodotto di alta qualità, è necessaria una materia prima eccellente che – a sua volta – presuppone processi che richiedono molte risorse lungo tutta la filiera. Lavorare con responsabilità, investire nel capitale umano e pagare un prezzo più alto per un pomodoro di qualità superiore permette di fare la differenza.

La scelta? Una questione di valore 

Quando ci si avvicina agli scaffali di un negozio si può acquistare in tanti modi: c’è chi si fida di una marca, c’è chi guarda al prezzo, chi è consapevole di ciò che compra. I consumatori hanno tanti volti, diversi approcci, ma le loro decisioni sono sempre tese a ciò che rappresenta il loro “meglio”. Per chi produce avviene esattamente la stessa cosa: a prendere parte al cambiamento, chi lo fa investendo in qualità. E la differenza sta nel valore: di un percorso di scelta e degli obiettivi che ci si pone. È così anche in cucina: si può scegliere di portare in tavola un piatto, oppure di portare in tavola un piatto di qualità.

Un percorso condiviso 

Così, quello verso l’eccellenza accomuna sia i consumatori che i produttori, è un percorso responsabile che si traduce in un valore aggiunto: acquistare un prodotto che potrebbe costare un po’ di più, sicuri però che sia il migliore e che questo “plus” sia reinvestito in qualità. Un approccio in cui scendono in campo valori come la trasparenza e l’affidabilità, che sono misurabili solo col tempo. Non è una questione da poco, è “la” questione – che in campo alimentare prevede un investimento di energia e passione non indifferente, coerente e determinato.

Visione di uno, visione di molti 

La stessa coerenza e determinazione che da oltre 120 anni fanno parte di uno dei produttori più esigenti e impegnati nel campo della trasformazione del pomodoro. Mutti è un’azienda votata all’eccellenza e per conseguirla ha investito nell’alta qualità della sua materia prima – appunto, il pomodoro. Ma in questa mission non si è trovato sola: gli agricoltori che conferiscono il proprio raccolto all’azienda condividono lo stesso spirito: costantemente impegnati ad innovare le proprie pratiche agricole, modificare (spesso antiche) abitudini, adeguarsi a protocolli rigidi (come i Disciplinari della Produzione Integrata) per garantire una qualità più alta, abbracciare la tecnologia che supporta l’esperienza sul campo, assumere personale qualificato. Tutto per rispondere alle esigenze di un’azienda in grado di ricambiare con incentivi alla qualità.

Oscar agli agricoltori 

Uno di questi è il Pomodorino d’Oro: un premio davvero ambito per i 600 imprenditori agricoli che fanno parte della galassia Mutti, a suggellare un anno di lavoro e di decisioni efficaci prese quotidianamente. È il premio che ringrazia per aver lavorato con responsabilità, per aver cambiato i propri obiettivi in obiettivi più alti. Nessun agricoltore può avere un pomodoro di alta qualità senza badare con cura alla rotazione dei terreni, alla selezione delle varietà di prodotto più idonee, ad ogni fase del ciclo di vita del pomodoro, alla raccolta meccanica (obbligatoria per diventare fornitore di Mutti), a tanti step di selezione. Il premio è in denaro e viene conferito solo agli agricoltori migliori: 40 tra i 400 agricoltori del Nord e 24 tra i 200 agricoltori del Sud, in base alla qualità del loro pomodoro. E non è l’unico incentivo adottato per assicurarsi di ottenere sempre il prodotto migliore: Mutti sceglie di pagare i pomodori di alta qualità a un prezzo superiore, riconoscendo quest'anno agli agricoltori il 30% in più rispetto alla media di mercato, tra prezzo pagato per la materia prima e incentivi del Pomodorino d'Oro, sia al Nord che al Sud Italia. La qualità è un valore che Mutti sa apprezzare. E i suoi premi vengono reinvestiti tutti sul campo per migliorare ancora di più.

Valore “assoluto” 

La qualità di un pomodoro prescinde dal suo utilizzo: non si scelgono i migliori per realizzare un prodotto o un altro. Ogni pomodoro deve essere di qualità: il colore rosso vivo, la dolcezza, la giusta concentrazione di licopene, l’assenza di difetti, il grado perfetto di acidità e anche la sua precocità sono misurazioni che rientrano nel canone del Pomodorino d’Oro. Che l’azienda esegue con i controlli; noi consumatori, invece, con le nostre… papille gustative. È proprio questo il punto: riuscire a cogliere ciò che c’è dietro a un progetto così audace e autentico: portare il pomodoro alla sua massima espressione.

<<Il nostro obiettivo di valorizzare il pomodoro – spiega bene Francesco Mutti, CEO dell’azienda – passa dal portare la qualità presso il consumatore e avere dei consumatori che sanno riconoscere questa qualità, sanno valorizzare questa qualità, sanno comprendere il progetto che c’è dietro questa qualità>>.

Allora, impariamo riconoscere il circolo virtuoso che sta dietro al rapporto con gli agricoltori. Solo così potremmo riconoscerci come l’ultimo tassello di questa visione: più scegliamo valore e qualità, più questa viene reimmessa in circolo.