
Frutto dolce e delizioso, la pera ha un fascino tutto particolare. Se sei tra i fortunati che hanno lo spazio per coltivare un piccolo orto, non puoi assolutamente rinunciare a un albero di pere. Se invece non hai molto spazio, poco male. Anche a questo c'è una soluzione. Puoi coltivare una pianta di pere a cordone o a spalliera.
È un frutto ricco di zuccheri e vitamine B1 e B2 che ti aiuteranno a riprendere le forze nei momenti in cui la fatica si farà sentire. Grazie alle sue proprietà energizzanti infatti, basterà mangiare pere per qualche tempo dopo i pasti o come spuntino per sentirti più attivo e vigoroso. Grazie alla vitamina A inoltre, questo frutto ha anche benefici estetici che ti aiuteranno a mantenere la pelle lucida ed elastica, nonostante il passare del tempo.
Inoltre le pere sono ottime da gustare a tavola in molti modi diversi: potresti per esempio fare una marmellata, o usarle per una torta alla frutta, una crostata, per preparare deliziosi succhi o per mangiarle direttamente, che siano fresche, cotte o sciroppate.
Che tu decida di coltivare un pero nel tuo orto o semplicemente di mangiare questo dolcissimo frutto, è bene in ogni caso conoscere le molte varietà di pere esistenti, dato che ce ne sono a migliaia, ognuna delle quali possiede un aspetto e caratteristiche differenti. Dopotutto, la coltivazione della pera è praticata in Asia come in Europa da oltre 4000 anni e parliamo ormai di un frutto che puoi trovare in ogni parte del mondo.
Vediamo insieme quali sono i tipi di pere più noti e diffusi, ma ti anticipo che fuori da questa lista ci sono alcune varietà particolarmente rare o antiche, quali la pera Pericina, la pera di Monteleone, la pera Moscatello o la pera Spadone.
Di origine francese, come testimonia il nome che deriva dall'abate Fétel che per primo la scoprì in un convento, è grande e di forma allungata, ha una buccia verde e ruvida, che al sole diventa tendente al color ruggine. La polpa è tra il bianco e il giallo pallido, molto succosa e zuccherina. Si raccoglie entro la prima metà del mese di settembre ed è una delle varietà più diffuse in Italia.
Altra varietà di origine francese, è di dimensione medio-grande, ha la classica forma piriforme e deve il suo nome all’imperatore Alessandro I di Russia, che fu conquistato dal suo gusto. Il classico colore è marrone, tendente al rugginoso. La polpa è bianca-giallastra, fine leggermente granulosa e ha un sapore leggermente acidulo, che la rende ideale per l'abbinamento sia con i formaggi che con il cioccolato in una delle torte più conosciute.
Originaria dell'Inghilterra, la pera Conference è arrivata in Italia solo dopo il secondo dopoguerra ma si è ambientata alla perfezione alle condizioni del Belpaese, che ne ha fatto una delle varietà più coltivate. Ha dimensioni medie e una forma allungata. La buccia ha colore verde chiaro che vira verso il giallo con la maturazione, la polpa è croccante e diventa via via più dolce a mano a mano che la pera matura.
Le sue origini sono inglesi e risalgono al Settecento, quando, dopo aver ottenuto il brevetto dal professor Stair, che l'aveva appena scoperta, un vivaista chiamato Williams contribuì a diffondere questa pera in tutta l'Inghilterra. Oggi è una delle varietà più diffuse e per questo più apprezzate in Italia, dalla forma tozza e abbastanza tonda. Il colore della buccia è tra il giallo e il verde chiaro. La polpa è bianca e molto dolce. Attenzione però: non si conserva a lungo e va quindi consumata in breve tempo.
Di forma rotonda, è stata selezionata in Francia nell'Ottocento, dove divenne nota con il nome di pera Decana del Comizio, chiaro riferimento al comizio agricolo di Maine-et-Loire (Maine e Loira) in cui nacque. Ha dimensioni medio-grosse e un picciolo robusto e lignificato. Molto profumata, ha una polpa dal gusto molto dolce, che si può sfruttare per realizzare succhi o marmellate. La buccia è di colore verde, che tende al rugginoso o al rosato.
Varietà di origine italiana, coltivata inizialmente nella Firenze antica, questa pera fu ribattezzata "coscia di monaca" per la sua somiglianza con le forme delle gambe femminili. Oggi è diffusa in Toscana e Sicilia, apprezzata per la sua polpa succosa e granulosa di colore bianco, con la buccia che assume invece tonalità verde chiaro. È un tipo di pera estivo e di piccole dimensioni, che racchiudono però un sapore dolce e intenso, da assaporare al naturale o in abbinamento con i formaggi.
Altra varietà tipicamente estiva, ha un aspetto che ricorda la più famosa pera Williams ed è di origine francese, scoperta da un vivaista chiamato Jules Guyot. Oggi questa tipologia è ampiamente diffusa anche in Italia, dove viene raccolta verso luglio: il sapore è dolce e la polpa succosa e granulosa, con la buccia verde chiaro e cosparsa di piccoli puntini.
Riscoperta negli ultimi anni, questa varietà oggi diffusa nel centro Italia, specialmente in Romagna e nelle Marche, è piuttosto antica ed era arrivata a diventare rara da trovare. Ha un aspetto riconoscibile al primo sguardo grazie alla sua buccia nella quale si mischiano il giallo e il rosso, mentre la polpa è zuccherina e succosa, ottima per essere consumata al naturale.
La pera gnocco, una varietà che esiste da molto tempo e si trova oggi in Veneto ed Emilia, merita una menzione anche solo per il suo nome particolare, dovuto alla consistenza quasi dura della sua polpa. Proprio per questa ragione, è una tipologia di pera che richiede la cottura, sia per ammorbidirne l'interno che per sprigionare tutto il profumo e il sapore racchiusi in questo frutto piccolo dalla buccia di color verde-giallognolo. Un'idea può essere quella di cuocerla al forno o abbinarla al gorgonzola in qualche piatto sfizioso.
(Modificato da Alessandro Bai il 27-1-21)