Qualità della vita, Bologna è al primo posto (seguita da Bolzano e Firenze)

È uscita la nuova graduatoria sulla qualità della vita delle città italiane, basata su alcuni criteri che analizzano il rapporto tra il cittadino e l’ambiente circostante. Bologna ottiene il primo posto, ma insieme a lei chi è salito sul podio quest’anno?
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Francesco Castagna 14 Dicembre 2022

Quando si parla di scegliere la città in cui vivere ognuno ha le sue preferenze. C'è chi si trova meglio in un posto per il clima, chi perché c'è più offerta di lavoro, chi invece vuole rimanere vicino ai propri cari e chi non vede l'ora di allontanarsi per essere più indipendente. Tutto comprensibile, ma ci sono dei criteri specifici che vengono utilizzati per classificare le città in base alla qualità della vita.

Ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia, società e salute, e ancora giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Questi sono stati i canoni utilizzati dall'ultima indagine sulla qualità della vita delle città italiane, realizzata sulla base di 90 indicatori divisi nelle macro-categorie che abbiamo riportato qui sopra.

L'indagine

Secondo il Sole 24 Ore Bologna ha la leadership delle città italiane. È la città in cui si vive meglio nonostante il periodo storico che sta mettendo l'economia italiana in una situazione di crisi particolare, soprattutto per le attività locali. Bologna aveva già ricevuto questa medaglia e raggiunge la sua quinta vittoria. In passato infatti aveva ottenuto questo riconoscimento nel 2000, nel 2004, poi nel 2011 e nel 2020.

Per il sindaco Matteo Lepore, che come tutti gli altri amministratori italiani locali ha dovuto affrontare prima le conseguenze dovute all'emergenza covid19 e poi quelle del caro-bollette per via della crisi russo-ucraina, questo riconoscimento dà lustro alla città di Bologna.

"Il modo migliore per essere all’altezza di questo risultato è non abbassare la guardia e continuare a migliorarsi sempre. Non essere soddisfatti e lavorare a ridurre diseguaglianze e criticità. Ma almeno per qualche giorno, godiamoci questo risultato frutto del lavoro di tante e tanti", ha scritto Lepore sui social. E in effetti Bologna ha lavorato senza abbassare la guardia, guadagnando cinque posizioni in un anno e strappando a Bolzano il primato di città con più medaglie d'oro.

Anche il presidente di regione Stefano Bonaccini ha voluto complimentarsi con il risultato ottenuto. "La prima risposta alle persone è quella nei territori", ha scritto Bonaccini, anche se non sono mancate critiche di persone che lamentano un caro-affitti insostenibile persino a Bologna.

Quest'anno è Bolzano a ricevere la medaglia d'argento, mentre Firenze guadagna la medaglia di bronzo piazzandosi al terzo posto. Anche il sindaco della "città del Giglio", Dario Nardella, esprime grande apprezzamento per questo risultato: "Ogni fiorentino ha reso possibile tutto questo. Felici e orgogliosi di questo successo".

Oltre a Bologna e Firenze per arrivare a vedere una grande città nella classifica bisogna aspettare l'ottava posizione: Milano.

La città meneghina tuttavia perde otto punti per via del caro-affitti e forse anche perché risente ancora della pandemia da covid19 che l'ha colpita pesantemente. La Capitale scivola in basso alla classifica di 18 posizioni e si ferma soltanto al 31esimo posto. Roma non è mai riuscita ad arrivare tra le prime tre in classifica da quando esiste questa graduatoria, ovvero da 42 anni.

Il divario nord-sud emerge anche nella graduatoria, le città del sud fanno da contrappeso a un centro e a un nord Italia in crescita. La Calabria è in fondo dalla classifica e nella graduatoria, come segnala l'indagine, dall'81esima alla 107esima posizione si trovano tutte provincie del Sud Italia, come Palermo, Catania, Napoli, Taranto e Reggio Calabria.