Quando il corpo invecchia davvero: lo studio di Stanford svela due momenti chiave della trasformazione molecolare

Un nuovo studio della Stanford University ha identificato due momenti chiave in cui il corpo umano invecchia bruscamente a livello molecolare. Le trasformazioni più profonde avvengono intorno ai 45 e ai 60 anni, segnando tappe cruciali nel processo di invecchiamento.
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Redazione 10 Giugno 2025

Per Dante, "il mezzo del cammin di nostra vita" era a 35 anni. Oggi, con l’aumento dell’aspettativa di vita, i 50 sono diventati il simbolo della cosiddetta crisi di mezza età. Tuttavia, l'invecchiamento biologico non segue una linea retta. Un recente studio della Stanford University ha identificato due momenti precisi della vita in cui il corpo umano subisce cambiamenti molecolari significativi, segnando vere e proprie tappe dell'invecchiamento.

Due età cruciali in cui il corpo cambia profondamente

Contrariamente alla convinzione che l’invecchiamento sia un processo graduale, i ricercatori americani hanno scoperto che le trasformazioni biologiche avvengono in due fasi distinte: intorno ai 45 anni e ai 60 anni. Lo ha spiegato Michael Snyder, genetista a capo dello studio, in un’intervista al Washington Post. Durante questi due periodi si registrano importanti variazioni a livello molecolare, più marcate rispetto ad altri momenti della vita.

"Il corpo cambia costantemente, ma attorno ai 45 e poi ai 60 anni avvengono le modifiche più drastiche", ha detto Snyder.

Cosa accade nel corpo a 40 e a 60 anni

Lo studio ha rilevato che a 40-45 anni si verificano cambiamenti nelle molecole coinvolte nel metabolismo dei grassi e dell'alcol. Verso i 60 anni, invece, le trasformazioni colpiscono molecole legate alla risposta immunitaria, alla funzione renale e al metabolismo dei carboidrati.

Questi dati suggeriscono che i segni dell'invecchiamento non sono distribuiti in modo omogeneo nel tempo, ma si concentrano in momenti specifici della vita, quando l’organismo è più vulnerabile a malattie croniche come problemi cardiovascolari e tumori.

I risultati della ricerca: dati e metodologia

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Aging, ha analizzato oltre 135.000 molecole (inclusi RNA, proteine e metaboliti) in 108 adulti sani, con un’età compresa tra i 25 e i 75 anni. I campioni biologici (saliva, pelle, sangue, feci) sono stati raccolti ogni 3-6 mesi.

Secondo Xiaotao Shen, biologo computazionale che ha partecipato alla ricerca, l’obiettivo era capire come cambiano le molecole del corpo con l’età e cosa provoca queste trasformazioni. L’analisi statistica ha mostrato che l’81% delle molecole studiate subisce modifiche significative attorno ai 45 e ai 60 anni.

Come rallentare l’invecchiamento: consigli pratici

La prima "soglia critica" arriva attorno ai 40 anni. Secondo i ricercatori, è fondamentale iniziare a prendersi cura della propria salute già dopo i 30 anni, attraverso check-up regolari e uno stile di vita sano.

Tra le raccomandazioni principali:

Ridurre il consumo di alcol e caffè, perché il metabolismo inizia a gestirli con più difficoltà.

Seguire una dieta equilibrata, ricca di alimenti che supportano il metabolismo e l’immunità.

Fare attività fisica regolarmente, per mantenere le funzioni corporee attive e prevenire le malattie legate all’età.

"Se sai che il tuo metabolismo dei carboidrati sta peggiorando, puoi intervenire modificando la dieta", ha sottolineato Snyder.

Qual è la vera causa dell’invecchiamento?

Lo studio è solo l’inizio di un’indagine più ampia. Gli scienziati puntano ora a comprendere le cause profonde delle trasformazioni molecolari, con l’obiettivo di individuare strategie per rallentare o addirittura invertire il processo di invecchiamento.

Una futura ricerca a lungo termine potrebbe aiutare a capire come questi cambiamenti influiscano sulle capacità funzionali, sullo sviluppo di malattie croniche e sul rischio di mortalità.