
Quando si parla di pensione in Italia, una delle domande più frequenti è: quanto prenderò ogni mese in base agli anni di contributi versati? La risposta dipende da diversi fattori, tra cui l’ammontare dello stipendio, il sistema di calcolo (retributivo, misto o contributivo), l’età del pensionamento e, naturalmente, gli anni di contributi versati.
In questo articolo analizziamo una stima realistica di quanto si può percepire di pensione con 20, 30 e 40 anni di contributi, spiegando i meccanismi principali che ne influenzano l’importo.
In Italia esistono tre regimi di calcolo della pensione:
Il sistema contributivo è oggi il riferimento principale per i nuovi pensionati.
Con 20 anni di contributi si ha diritto alla pensione di vecchiaia a partire dai 67 anni (salvo cambiamenti futuri), ma l’importo sarà piuttosto basso.
Stima approssimativa:
Con uno stipendio netto medio di 1.500 € al mese:
→ Pensione mensile tra 550 e 700 €
Con uno stipendio da 2.000 € netti:
→ Pensione mensile tra 700 e 850 €
Questo perché il montante contributivo accumulato è ancora limitato, e mancando altri 20 anni di versamenti, il coefficiente di trasformazione non compensa la perdita.
Quanto si Prende con 30 Anni di Contributi
Con 30 anni di versamenti, l’importo della pensione migliora sensibilmente. Anche in questo caso, si ha accesso alla pensione di vecchiaia a 67 anni (o con opzioni anticipate, se previste).
Stipendio medio di 1.500 € netti:
→ Pensione mensile tra 800 e 1.000 €
Stipendio medio di 2.000 € netti:
→ Pensione mensile tra 1.000 e 1.200 €
A 30 anni di contributi, la pensione inizia a garantire una soglia di sussistenza più stabile, ma è comunque inferiore al 70% dell’ultimo stipendio netto.
Con 40 anni (o più) di contributi, si può accedere anche alla pensione anticipata (attualmente con 42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 e 10 mesi per le donne).
Stima approssimativa:
Stipendio medio di 1.500 € netti:
→ Pensione mensile tra 1.100 e 1.300 €
Stipendio medio di 2.000 € netti:
→ Pensione mensile tra 1.400 e 1.600 €
Con 40 anni di contributi, si raggiunge una pensione più dignitosa, spesso attorno al 65–80% dell’ultimo stipendio netto, soprattutto se i versamenti sono stati continui e regolari.
Il numero di anni di contributi incide in modo diretto e significativo sull’importo della pensione, ma non è l’unico fattore da considerare. In un sistema sempre più orientato al modello contributivo, è fondamentale iniziare presto a versare contributi, mantenere la continuità lavorativa e, se possibile, affiancare la previdenza pubblica con strumenti integrativi.