Quanto si può risparmiare sulla bolletta usando “bene” il forno di casa

Il forno è uno degli elettrodomestici che più consuma energia tra le quattro mura domestiche, pertanto a partire da questo autunno andrà “utilizzato” in maniera appropriata per alleggerire la bolletta a fine mese.
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Gaia Cortese 8 Settembre 2022

Le bollette di gas e luce potrebbero arrivare a ridursi di circa 600 euro in un solo anno, se venissero seguite alla lettera le raccomandazioni pubblicate nel piano di risparmio del Governo, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

Un grado in meno di riscaldamento con un’ora in meno di accensione al giorno e un taglio di 15 giorni all’anno potrebbe alleggerire la bolletta di 178,63 euro. Ridurre i tempi sotto il getto dell’acqua della doccia da 7 a 5 minuti e abbassando di tre gradi la temperatura dell'acqua porterebbe poi a un ulteriore risparmio di 250 euro.

C’è poi tutta una stima fatta sull’uso degli elettrodomestici, che prevede, per esempio, un certo risparmi di energia con lavatrici e lavastoviglie a pieno carico, o con l'abitudine di non lasciare in stand-by la maggior parte degli apparecchi elettronici che convivono tra le quattro mura domestiche. Tra le varie abitudini casalinghe ha un certo “peso” l’uso che si fa del forno tradizionale  (riducendone l’accensione si può risparmiare 13,78 euro, secondo quanto riportato da questo articolo su Ansa.

Statico o ventilato?

Pensandoci bene, in effetti, già nel momento in cui teniamo in mano una confezione di una pizza surgelata, per esempio, abbiamo due diverse modalità di cottura suggerite: quella del forno tradizionale, o statico, con una temperatura di 220°C per un tempo stimato intorno agli 8-9 minuti, e quella del forno ventilato, con una temperatura di 200°C per un tempo stimato di 7-8 minuti.

Se infatti il forno tradizionale, in modalità statica, si basa su due resistenze, una superiore e una inferiore, che cuociono per irraggiamento, il forno che prevede la modalità ventilata utilizza una ventola che fa circolare l’aria all’interno e diffonde il calore in maniera uniforme. La cottura ventilata consente temperature più basse (anche di 20-25°C) e tempistiche inferiori e di conseguenza anche una riduzione dei consumi.

Oltre ai consumi per l'accensione, il forno deve anche riscaldarsi. Per questo motivo è uno degli elettrodomestici che consuma di più.

Attenzione poi sempre ad alcune abitudini sbagliate che non vanno a braccetto con la riduzione dei consumi nell’utilizzo del forno, a prescindere dalla modalità di cottura preferita. Prima regola, evitare il preriscaldamento, seconda regola spegnere il forno prima che il cibo sia cotto del tutto in modo tale da sfruttare il calore residuo che si è accumulato all’interno dell’elettrodomestico.

Quando poi il forno è acceso, è consigliabile non aprirlo di continuo per non disperdere il calore e quindi rischiare di consumare più energia per compensare la fuoriuscita del calore.

E il microonde?

Il forno a microonde consuma circa la metà rispetto a un forno tradizionale e i tempi per la cottura sono anche inferiori. In questo caso il consiglio per risparmiare energia è quello di utilizzare sempre contenitori adatti al microonde, dotati di coperchio, di modo che si risparmi non solo tempo (il prodotto cuoce prima), ma anche energia.

Infine, regola sempre la potenza del forno a microonde, mantienilo pulito e assicurati di scollegare l'apparecchio quando non è in uso.