
Il centro nazionale per la biodiversità di Barbarons ha tra i suoi obiettivi dichiarati quello di salvaguardare le orchidee autoctone delle Seychelles. Tra i fiori da mettere al riparo ci sono l’orchidea tropicbird, conosciuta anche come Orkid Payanke, le Orkid Grann Fey e le Orkid Kolib, tutte endemiche e autoctone. Affinché sia possibile preservare questi incantevoli fiori, è stata realizzata una serra speciale che ad oggi comprende 42 specie – a cui ne saranno aggiunte altre in futuro.
Delle specie di orchidee autoctone, la più famosa è la tropicbird ed è riconosciuta come fiore nazionale. La pianta raggiunge un’altezza di circa 2 metri e produce dai 10 ai 15 fiori.
Fondamentalmente queste orchidee sono rare per due ragioni: la prima è che crescono ad alta quota e richiedono determinate condizioni di umidità. La seconda, come spiegato dall’Herbarium Curator del Seychelles National Herbarium, Charles Morel, quando le persone s’imbattono in esemplari di orchidea tropicbird, spesso la portano via dal suo habitat per provare a coltivarla in casa. Il più delle volte il tentativo di coltivare questi fiori fallisce, proprio perché richiedono determinate e specifiche condizioni.
In occasione della giornata Internazionale della Biodiversità è stata inaugurata la Seychelles Orchids Collection Greenhouse, situata presso il Centro Nazionale per la Biodiversità di Barbarons. Si tratta di una serra all’avanguardia alimentata con l’energia solare. Questa serra è stata progettata e realizzata per fornire le condizioni ideali di crescita alle orchidee.
Al momento nella struttura sono presenti quindici tipi di orchidee, tra cui la tropicbird, ma c’è tutta l’intenzione di allargare ad altri tipi. Basti pensare che le Seychelles vantano ben 42 specie di orchidee. Se da un lato la serra vuole preservare questi fiori, dall’altro vuole anche essere un’opportunità per i visitatori di godere della bellezza di queste piante.