Se ti parlo della coltivazione di piante, la tua mente in automatico disegna l’immagine di contadini, agronomi o agricoltori che sfruttano tecniche avanzatissime per sviluppare campi immensi e rigogliosi. Immagineresti degli esseri umani, dunque.
In natura tuttavia esistono anche alcuni tipi di animali che durante la propria evoluzione hanno sviluppato la capacità di coltivare. Che hanno imparato cioè a sopravvivere nutrendosi con i frutti della terra.
Tra questi, considera che i geomidi, le formiche tagliafoglie e le termiti si distinguono per delle abilità davvero uniche nella coltivazione di piante ma anche funghi.
Dimostrazione, insomma, che coltivazione e agricoltura non sono esclusive dell’uomo. E che forse noi, in fondo, non siamo proprio gli unici esseri intelligenti del Pianeta.
Tra i tre tipi di animali in grado di coltivare piante come l’uomo, i meno noti sono sicuramente i geomidi. Conosciuti anche come “gopher”, si tratta di piccoli roditori originari del Nord America caratterizzati da un corpo tozzo e cilindrico, testa grande, collo ridotto e occhi e orecchie di piccole dimensioni ma con artigli lunghi, larghi e robusti.
Per dimensioni, scarsa capacità visiva e agilità nel muoversi nel sottosuolo, questi mammiferi sono spesso paragonati e confusi con le talpe che, però, sono prettamente insettivore a differenza dei geomidi che, invece, si nutrono di vegetali.
Per lungo tempo i geomidi sono stati riconosciuti “solo” come animali abilissimi nello scavare complessi sistemi di tunnel sotterranei. Studiandoli più attentamente, la scienza ha però scoperto che questi mammiferi possiedono una capacità unica di coltivare piante, esattamente come un essere umano.
I tunnel scavati sottoterra sono infatti le “serre” dei geomidi, che qui piantano i semi raccolti durante le loro esplorazioni del mondo esterno circostante.
Grazie all’ambiente umido e protetto offerto dal sottosuolo, questi semi sono in grado di germogliare gradualmente e di crescere fino a raggiungere la piena maturazione in totale libertà e sicurezza.
A colpire è anche la tecnica impiegata dai geomidi per fertilizzare le piante attraverso la raccolta e l’utilizzo dei propri escrementi per creare un ciclo di nutrienti capace di favorire la crescita delle piante.
In questo modo i geomidi si garantiscono una fonte di cibo praticamente costante e, allo stesso tempo, contribuiscono anche alla dispersione dei semi aiutando la vegetazione locale. Sono gli unici mammiferi, oltre all’essere umano, in grado di coltivare piante per provvedere alla propria sopravvivenza.
Nel regno animale tuttavia ci sono altre due specie in grado di far crescere delle piante proprio come farebbe un uomo. Una di queste è la famiglia delle formiche tagliafoglie.
Tipiche delle foreste tropicali dell'America Centrale e Meridionale, queste formiche raccolgono pezzi di foglie e li portano nei loro nidi sotterranei dove, una volta masticati, li utilizzano come substrato per coltivare funghi, che rappresentano di fatto la principale fonte di cibo per l’intera colonia.
Fanno una cosa simile anche le termiti, in particolare quelle del genere Macrotermes. Nei propri termitai sono in grado, infatti, di avviare fare e proprie coltivazioni di funghi, nutrendoli con foglie e legno morto.
Mantenendo temperatura e umidità costanti, sono in grado anch’esse di garantirsi funghi per periodi di tempo estremamente lunghi, provvedendo dunque alla sopravvivenza della propria popolazione.