Ranger, il pastore tedesco affetto da nanismo che rimarrà sempre piccolo come un cucciolo

Ranger è un pastore tedesco affetto da un raro caso di nanismo ipofisario. Deve prendere ogni giorno le sue medicine e purtroppo la sua malattia non gli garantisce una buona aspettativa di vita. Fortunatamente oggi Ranger sembra un cucciolo non solo nell’aspetto, ma anche nella voglia di giocare e intrattenersi con la sua famiglia adottiva (e sembra essere un vero lottatore).
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Gaia Cortese 1 Settembre 2019

Sembra un cucciolo, ma in realtà ha già due anni. Lui è Ranger, un pastore tedesco, affetto da nanismo. Poco dopo essere stato adottato, Ranger è stato colpito da due diverse malattie in poco tempo, la coccidiosi e poi la giardiasi, e ha quasi rischiato di morire. Sono stati necessari un paio di mesi per guarire, ma nonostante la guarigione, qualcosa ancora non quadrava: in tutto quel tempo Ranger non era assolutamente cresciuto. Il verdetto arriva dal veterinario: Ranger è affetto da un raro caso di nanismo ipofisario, una malattia che blocca la produzione degli ormoni della crescita. Il pastore tedesco rimarrà sempre piccolo.

Oggi Ranger deve prendere ogni giorno le sue medicine ed è costretto a veder crescere gli altri cani, mentre lui rimane un cucciolo. Purtroppo i cani che soffrono di questo disturbo non hanno un’aspettativa di vita molto alta, ma sembra che Ranger sia un vero lottatore, e per il momento, non manifesta altri problemi oltre al ritardo di crescita.