Scelta inaspettata ma carica di significato quella di Raoul Bova, che ha deciso di affidare la propria difesa legale all’ex suocera Annamaria Bernardini De Pace, madre della sua ex moglie Chiara Giordano. La nota avvocata divorzista seguirà l’attore nel contesto delle vicende giudiziarie legate alla sua attuale compagna Rocío Muñoz Morales e ai figli avuti con lei, a seguito del caso che ha coinvolto la modella Martina Ceretti.
Una mossa che non è passata inosservata, soprattutto per il delicato intreccio di rapporti familiari. Ma Bernardini De Pace ha chiarito subito:
“Sono una divorzista, non una stronza. E sono fiera di Raoul per aver denunciato i ricatti subiti”.
Un legame che va oltre la separazione
Nonostante il divorzio tra Raoul Bova e Chiara Giordano, il rapporto tra l’attore e la madre di lei non si è mai interrotto completamente.
Professionista stimata nel campo del diritto di famiglia, Bernardini De Pace ha seguito per anni le dinamiche più complesse delle separazioni vip, e questa volta torna a farlo al fianco dell’ex genero.
La sua scelta, secondo quanto dichiarato, non è dettata da sentimenti personali, ma da un principio di coerenza e stima reciproca:
“Io sto dalla parte della verità e delle persone corrette. Raoul ha agito con dignità, e non ho dubbi nel difenderlo”, ha aggiunto.
Il caso Martina Ceretti e la tutela dei figli
Il nodo centrale della vicenda è legato al caso che ha coinvolto Martina Ceretti, accusata da Bova di ricatti e pressioni psicologiche. In questa cornice, l’attore ha voluto procedere legalmente per tutelare se stesso e i suoi figli, avuti dalla relazione con Rocío Muñoz Morales.
Per questo ha deciso di affidarsi a una figura di comprovata esperienza, capace di affrontare questioni delicate come l’affidamento minorile e la gestione dell’immagine pubblica nei procedimenti familiari.
Bernardini De Pace, con la sua lunga carriera, rappresenta per Bova una certezza professionale, oltre che un simbolo di equilibrio in una vicenda già molto esposta mediaticamente.
“Non si tratta di pettegolezzo, ma di giustizia”
L’avvocata ha voluto anche sottolineare che la sua scelta non ha nulla a che vedere con gossip o ripicche familiari:
“Chi pensa che io lo difenda per ragioni personali sbaglia. Lo faccio per rispetto del mio lavoro e della verità. Quando una persona viene attaccata ingiustamente, va difesa. Punto.”
La presa di posizione della legale ha già generato molti commenti sui social, ma ha anche evidenziato la complessità umana e la capacità di distinguere tra rapporti privati e responsabilità professionali.