Raperonzolo, le proprietà del fiore da cui prende il nome la principessa

Se hai amato la storia di Rapunzel conoscerai sicuramente il fiore da cui prende il nome la principessa dai lunghi capelli. Questa campanula è caratterizzata da fiori e foglie commestibili. E’ ottima da aggiungere alle insalate o, se preferisci, puoi saltare le sue foglie in padella, come se fossero teneri spinaci.
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Valentina Rorato 14 Giugno 2021

Il raperonzolo è un fiore commestibile. Probabilmente la prima cosa che ti sarà venuta in mente è la principessa dei fratelli Grimm, che prende il nome dall'omonima verdura coltivata nel giardino della famigerata strega.

La pianta

La pianta del rapunzel è Campanula rapunculus, originaria dell'Asia sudoccidentale, ma che cresce bene anche in Europa. Il genere Campanula contiene più di 500 specie di quelle che vengono comunemente chiamate campanule, o campanelle, e sono ampiamente distribuite in tutto l'emisfero settentrionale. Molte, se non la maggior parte, hanno fiori, foglie e radici commestibili.

Un tempo era coltivato in tutta Europa per le sue foglie, che si mangiavano come gli spinaci, e le sue radici bianche, che si mangiavano come un ravanello o una rapa. Lo puoi trovare anche comunemente chiamato “rampion” o semplicemente "rampe". Da non confondere con le cipolle selvatiche nordamericane, chiamate anche “rampa” (Allium tricoccum).

Fiorisce da luglio ad agosto e i semi maturano da agosto a settembre. La specie è ermafrodita (ha organi sia maschili sia femminili) ed è impollinata da api, mosche, coleotteri e lepidotteri (falene e farfalle).

Le proprietà e i benefici

Non si conoscono molto bene le proprietà nutrizionali del raperonzolo. Si sa che contiene una discreta quantità di acido ascorbico e di oligoelementi, importanti per supportare il lavoro del sistema immunitario. Pare sia ricco di vitamina C e per questo motivo è spesso utilizzato come rimedio fitoterapico.

Le foglie, come anticipato, si possono mangiare e hanno un gusto amarognolo. Si crede siano indicate per mantenere in salute il cavo orale e lenire il dolore di afte e gengiviti. Si può anche applicare a livello topico, soprattutto per idratare e guarire le screpolature cutanee.

La radice, invece, è ricca di inulina, ma non contiene amido. Per questo si tratta di un alimento consigliato anche a chi soffre di diabete.

Gli usi in cucina

Le foglie delicate e crude sono ottime in insalata. Puoi anche saltarle in padella o cuocere a vapore come gli spinaci e servirle con burro o formaggio grattugiato. Le radici croccanti e bianche hanno un sapore molto simile ai ravanelli, che puoi sostituire tranquillamente.

Fonte | Nuova Micologia