"Cocoon", bozzolo. Culla. Un ambiente accogliente, sicuro, che permette vita e sopravvivenza. Il nome di questa incubatrice per alberi vuole richiamare proprio questa sensazione, dando una possibilità in più anche a quelle piante che, a causa di situazioni ambientali sfavorevoli, attecchirebbero con difficoltà.
È una tecnologia davvero importante per la riforestazione del mondo, un mondo che soffre sempre di più proprio a causa della deforestazione indiscriminata e sconsiderata.
Il Tree Cocoon è stato sviluppato nel 2013, quando l'azienda produttrice, Landlife Company, ideò un primo prototipo, utilizzando dei leggeri secchi in carta in cui venne inglobato un sistema di irrigazione. Già nel 2014, tuttavia, ricercatori e ricercatrici hanno rivoluzionato questo primo design, creando la ciambella che è diventata poi il "Cocoon", un oggetto circolare in cartone riciclato con un foro centrale pensato per la piantagione dei semi e delle piante.
Questa incubatrice per alberi, che ora presenta una forma "a doughnut", prende prima di tutto ispirazione dalle pentole in argilla dell'antica Mesopotamia.
Secondo gli sviluppatori, le antiche civiltà erano infatti solite attorniare la base degli alberi con tre pentole in argilla, riempiendole poi d'acqua in modo che questa resistesse per giorni o settimane, irrigando molto lentamente le radici. Si trattava quindi di uno dei primissimi metodi di irrigazione goccia a goccia.
Ma il bozzolo a forma di ciambella, quindi, come funziona? Proprio come le antiche pentole mesopotamiche, è pensato per circondare le piante o i terreni in cui sono stati piantati i semi, fornendo un'irrigazione costante e un nutrimento apposito.
Al suo interno presenta infatti dei funghi e una riserva idrica pensata per dare alle radici l'acqua che necessitano per crescere.
Una volta piantati gli alberi, il Cocoon si occupa di loro. Non c'è dunque più bisogno di seguire la crescita, irrigare e fornire nutrimento, rendendo più efficienti i progetti di riforestazione. Non solo nelle aree classiche, ma anche in quelle più secche o difficili dal punto di vista del terreno e delle condizioni atmosferiche, proteggendo le piante dai venti, dalla siccità e dai piccoli roditori che potrebbero intaccarle.