
Quante volte butti via del cibo perché ha superato (magari anche di diversi giorni) la data di scadenza? E quanto spesso il cibo che finisce nel bidone della spazzatura era ancora intonso? In vista della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare 2023, che si celebra il 5 febbraio, su Ohga abbiamo voluto focalizzarci su un fenomeno contro il quale ciascuno di noi può fare qualcosa, anche in ottica di lotta contro la povertà.
Ci siamo allora chiesti se un oggetto con il quale siamo in costante contatto, il nostro smartphone, potesse venirci in aiuto per provare a ridurre i nostri sprechi quotidiani. E la risposta è sì. Proprio in questi giorni infatti è diventata attiva l'app gratuita Sprecometro, ideata dall'Osservatorio Waste Watcher International e sviluppata con la direzione scientifica dell'agroeconomista Andrea Segrè, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell'Università di Bologna. Abbiamo deciso di provarla anche noi.
Ho scaricato l'app. Dopo la normale registrazione, Sprecometro propone un test per scoprire il proprio profilo. Una serie di domande il cui scopo è avere consigli personalizzati sia per ridurre i propri sprechi di cibo che per iniziare a risparmiare sulla spesa. Il test dura circa 5 minuti ed è diviso in due parti: nella seconda le domande diventano più specifiche relative alle proprie abitudini alimentari dell'ultima settimana. A me, ad esempio, l'app ha detto che sono sulla buona strada e devo continuare così: il mio spreco settimanale di cibo è legato a eventi fortuiti e occasionali più che a vicende abituali e devo porre più attenzione nella pianificazione di acquisti e consumi (a mia discolpa devo dire di aver selezionato un paio di risposte sbagliate!).
A mio modo di vedere, l'utilità di un app come Sprecometro si vede nel lungo tempo: aggiornandola continuamente (con le indicazioni precise di cosa si è comprato e cosa si è gettato) otterrai una sorta di diario interattivo che dovrebbe aiutarti a migliorare sempre di più nel tuo rapporto con il consumo di cibo.
Attraverso la misurazione in grammi dello spreco alimentare, puoi anche renderti conto della perdita economica, ma pure di quella carbonica e dell'impronta idrica. Se hai paura di dimenticarti di aggiornare il tuo diario oppure di perdere la motivazione dopo qualche giorno, un'idea consigliata dall'app è quella di creare gruppi di riferimento e così raggiungere i risultati insieme.
Sprecometro è un utile strumento, senza dubbio. Esistono poi altre app che ti possono aiutare ad acquisire una maggiore consapevolezza nei tuoi consumi e a ridurre gli sprechi (come, per esempio Too Good To Go – per il recupero delle eccedenze alimentari invendute – e Yuka – che aiuta a fare una spesa più consapevole).
Un percorso che noi italiani stiamo compiendo piano piano: stando ai dati del report “Il caso Italia” 2023 di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability pubblicato in questi giorni, nelle nostre pattumiere finiscono 75 grammi di cibo (soprattutto frutta) a testa al giorno per un totale di 524,1 grammi settimanali, vale a dire il -12% rispetto all’indagine dello scorso anno. Si può fare di meglio, certo, ma intanto impegniamoci a confermare il trend e sprecare sempre meno.