Rilevare gli inquinanti presenti nell’atmosfera? Un gioco da ragazzi

Alcuni allievi dell’Istituto superiore “Don Milani” di Montichiari (in provincia di Brescia) hanno progettato delle centraline per monitorare la qualità dell’aria. A guidarli il professor Scarpetta, che sin da piccolo è affascinato dalla tecnologia e che ogni giorno si impegna a trasmettere il senso profondo dei fenomeni che ci circondano.
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Emanuele La Veglia 10 Giugno 2021

Se vivi in una città della pianura padana, sai bene che cosa significhi convivere ogni giorno con lo smog. All'Istituto superiore "Don Milani" di Montichiari, in provincia di Brescia, due quarte del liceo scientifico hanno realizzato delle centraline per identificare le sostanze che "sporcano" l'aria che respiriamo. Il professor Filippo Scarpetta, che li ha seguiti nell'esperienza, ci ha raccontato la passione che lo anima e la storia dell'iniziativa.

Da dove deriva il suo interesse per l'innovazione?

Sono sempre stato una persona molto curiosa. Da bambino potevo stare ore a immaginare teorie improbabili sui processi che attiravano la mia attenzione: dal volo delle api alle lancette di un orologio, dall’azione del vento su una bandiera alla condensa sui vetri della cucina. Adoravo smontare e rimontare oggetti di ogni tipo per comprendere il loro funzionamento. La maggior parte delle volte con risultati terrificanti o catastrofici. Durante l'adolescenza si è aggiunta la lettura dei libri di fantascienza, in particolare di Asimov, che mi hanno spalancato un mondo di tanti scenari possibili.

Un amore che non esclude le bellezze naturali.

Ho sempre adorato fare lunghe escursioni, entrare in contatto con gli elementi atmosferici e perdermi nei boschi. Alla fine del liceo avevo molti dubbi sulla scelta della facoltà. Nonostante la mia propensione per le materie scientifiche, temevo che sarebbe risultate astratte e di difficile applicazione in ambito lavorativo. Alla fine, seppur tra mille dubbi, ho deciso di iscrivermi a Scienze Ambientali a Parma, ricevendo una solida preparazione di base.

Qual è il percorso che ha portato alle centraline?

Dal 2017 è partito, nel nostro istituto, il progetto Sport-Cinema-Ambiente, con l'obiettivo di legare la formazione della mente con quella del corpo, il pensiero e l'azione. Le centraline hanno uno scopo prettamente didattico ma non la pretesa di fornire valori di riferimento. Su di esse ci sono sensori per indicatori come il Pm10 e altre particelle. Con noi hanno collaborato dei volontari del circolo Legambiente di Montichiari e uno studente di ingegneria informatica che ha sviluppato il software. Dal prossimo anno scolastico entreremo nel vivo della campagna di monitoraggio, raccogliendo i dati, seguendo il loro andamento del tempo e divulgandoli con articoli, conferenze e dibattiti di sensibilizzazione.

Quali sono i punti di forza del team?

Saper lavorare in gruppo è uno dei requisiti indispensabili della nostra realtà e alla base del successo. Condividere idee e prendere in considerazione le opinioni di ciascuno: la comunicazione diventa essenziale per comprendere i progressi fatti e operare in maniera efficiente sui compiti affidati. Una volta concordati gli obiettivi, ogni docente procede secondo la sua disciplina di competenza. Una compagnia reciproca che continuo all'esterno, dove ci ritroviamo per socializzare. Insegnare mi fa stare bene, soprattutto se riesco a farlo divertendomi.