
Le macchie ostinate sono l'incubo di ogni bucato. Non è raro, infatti, trovarsi davanti a abiti (pantaloni e magliette, ad esempio) o biancheria della casa (lenzuola, tovaglie, tovaglioli di stoffa ecc ecc) con un'odiosa macchia che proprio non vuole venire via.
Prima di pensare a quale detergente sia meglio utilizzare c'è un passaggio fondamentale del bucato a cui non sempre dedichiamo la dovuta attenzione: l'acqua.
La temperatura dell'acqua che impieghiamo per il lavaggio, infatti, non è un dettaglio da sottovalutare e può fare la differenza tra un bucato perfetto e un disastro!
Vediamo quindi se è meglio l'acqua calda o quella fredda, in quali casi e come fare per ottenere un bucato a prova di macchia.
L'acqua a basse temperature è la scelta migliore per la maggior parte delle macchie fresche, soprattutto quelle a base proteica come sangue, latte, uova o sudore. L'acqua calda, al contrario, può fissare questo tipo di macchie sui tessuti, rendendole più difficili da rimuovere.
Anche le macchie di vino, frutta e inchiostro dovrebbero essere trattate inizialmente con acqua fredda.
È più efficace per macchie di grasso, olio, cioccolato o caffè. Il calore aiuta a sciogliere e rimuovere queste sostanze.
Tuttavia, è importante verificare che il tessuto sia resistente al calore prima di usare acqua calda.
Quale che sia la temperatura dell'acqua, in caso di macchie ostinate, è generalmente meglio fare un ammollo prima di mettere il capo in lavatrice. L'ammollo aiuta a sciogliere la macchia e a facilitare la rimozione durante il lavaggio.
In linea generale, il procedimento è il seguente: basta immergere il capo in una bacinella con acqua fredda o tiepida (a seconda del tipo di macchia, come abbiamo visto prima) e aggiungere un po' di detersivo o meglio bicarbonato di sodio, per un'alternativa più ecologica e sostenibile. Dopodiché lasciare i capi in questione in ammollo per 30 minuti o più, a seconda della persistenza della macchia.