Riserva San Massimo: un paradiso naturale a 50 km da Milano

A meno di un’ora dallo smog e dalla frenesia milanese c’è la Riserva San Massimo. Un’area che ospita flora e fauna selvatica, 400 ettari di foresta naturale e in cui si producono tre varietà di riso e due tipi di miele biologici e genuini.
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Simona Cardillo 22 Febbraio 2019

La natura a portata di mano. A meno di 50 km da Milano, simbolo della modernità e della frenesia, c’è un paradiso terrestre che si estende per oltre 800 ettari. Si chiama Riserva San Massimo, si trova a Gropello Cairoli in provincia di Pavia e ti basterà appena un’ora di macchina per raggiungerla da Milano. Eppure, una volta che ti sarai immerso in questo meraviglioso mondo, la città ti sembrerà solo un ricordo.

La Riserva San Massimo accoglie al suo interno molteplici realtà di flora e fauna, ma anche di produzione alimentare e agricola. 800 ettari di brughiere, foreste, sentieri e aree coltivate ti accoglieranno e ti permetteranno di ammirare esemplari animali e vegetali rari e preziosi. Proprio grazie alla varietà degli ecosistemi e degli habitat ospitati, la Riserva è stata riconosciuta Zona a protezione speciale (ZPS), ovvero un’area protetta posta su una via di migrazione degli uccelli. Le ZPS sono individuate dagli Stati membri dell’Unione Europea e hanno lo scopo di mantenere habitat adatti all’avifauna migratoria affinché questi esemplari possano trovare aree di sosta adeguate lungo i loro percorsi.

Immersa all’interno del Parco del Ticino, la Riserva San Massimo è un’area in cui la parola d’ordine è la biodiversità: la continuità tra i differenti habitat permette un costante scambio vegetale e la fauna può così trovare le condizioni ottimali per il processo di migrazione. Proprio per la concomitanza di tutte queste realtà animali, vegetali e alimentari, al suo interno da anni sono ospitati i ricercatori del Dipartimento delle Scienze e dell’Ambiente che studiano gli ecosistemi presenti in ottica conservazionistica e di protezione.

La fauna selvatica della Riserva San Massimo

All’interno della Riserva San Massimo vivono tante specie animali, che qui hanno trovato condizioni perfette per vivere serenamente, riprodursi e mantenere un equilibrio con l’ecosistema che le circonda. Potrai ammirare in totale stato di libertà animali come lepri, volpi, ricci, faine, ma anche scoiattoli, tassi, daini e caprioli. Un discorso a parte va fatto per la Martora, carnivoro tradizionalmente presente su Alpi e Appennini, che da qualche anno sta colonizzando queste aree della pianura del Po. Non se ne conosce ancora bene il motivo e proprio su questo stanno svolgendo delle ricerche gli studiosi del Dipartimento delle Scienze e dell’Ambiente.

Gli uccelli della Riserva San Massimo

Un capitolo a parte va dedicato all’avifauna presente nella Riserva San Massimo. Ospite di quest’area protetta è una delle colonie di aironi nidificanti più importanti d’Italia, in cui sono presenti garzetta, nitticora e airone cenerino. Altri aironi che è possibile ammirare sono l’airone rosso, l’airone bianco e l’ibis sacro. Se hai deciso di fare una gita alla Riserva San Massimo, ti consiglio di andare in primavera quando potrai ascoltare il repertorio canoro di tutti gli uccelli presenti nella Riserva: oltre 50 specie nidificanti tra cui picchi, cince, cardellini, gufi e rigogoli. Anche in inverno però i cieli della riserva diventano un vero e proprio spettacolo grazie alla presenza di uccelli svernanti come piccoli trampolieri (tra cui il combattente, la pettegola e il beccaccino) e anatidi (come il germano reale, il codone e l’alzavola).

La flora della Riserva San Massimo

All’interno della riserva San Massimo per oltre 400 ettari si estende una delle più imponenti foreste naturali d’Italia, composta da ontani, pioppi, querce e salici. Alberi maestosi che crescono ininterrottamente a ridosso del Ticino. Questo ecosistema forestale è diventato Sito di Interesse Comunitario nel 2004, e successivamente Zona di Protezione speciale. Accanto alla foresta naturale, sono stati di recente piantati alberi da frutta per circa 80 km lineari, tra cui meli, peri, ciliegi e albicocchi. I frutti non vengono raccolti, ma diventano cibo per gli animali selvatici che abitano nella Riserva.

I prodotti alimentari della Riserva San Massimo

Un ambiente talmente sano e naturale non poteva che restituire all’uomo dei prodotti alimentari altrettanto genuini. La Riserva San Massimo è infatti dimora di colonie di api che producono un miele assolutamente biologico e buonissimo: il miele di Acacia e millefiori. Le api non vengono sfruttate e tutto il processo di produzione è naturale al 100 per cento. Il miele di edera viene lasciato nelle arnie come nutrimento invernale delle api, quello di acacia e millefiori viene prelevato solo per il 70 per cento.

C’è inoltre un secondo prodotto alimentare importantissimo e assolutamente biologico che viene coltivato nella Riserva di san Massimo: il riso. Sono tre le varietà di riso prodotte: l’autentico Carnaroli, il Rosa Marchetti e il Vialone Nano. La coltivazione avviene nel territorio della Riserva, lontano da smog e strade di passaggio.