Rocío Muñoz Morales ha avviato la procedura per ottenere l’affidamento esclusivo delle figlie Luna e Alma, smentendo categoricamente le voci secondo cui la relazione con Raoul Bova sarebbe finita da tempo. Al contrario, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, l'attrice descrive un contesto ben più complesso e recente, parlando di una crisi di mezza età dell’attore e di comportamenti che si sarebbero ripetuti nel tempo.
Dietro l’apparente rottura di una storia d’amore durata oltre 12 anni, emergerebbero dettagli ben più gravi di semplici incomprensioni. I contorni di questa vicenda si stanno delineando in modo sempre più serio, passando dalle indiscrezioni da rotocalco a un potenziale caso giudiziario, che ruota attorno a messaggi, note vocali e una presunta relazione con Martina Ceretti. Il tutto, condito dall’ombra di un tradimento, con impatti non solo personali ma anche pubblici e professionali.
La battaglia legale si sta spostando nelle aule del Tribunale civile di Roma, dove si discuterà non solo dell’affidamento delle bambine, ma anche della gestione economica del loro futuro. Al momento, Rocío e Raoul non hanno contatti diretti, preferendo affidare ogni comunicazione ai rispettivi avvocati: Antonio Conte per lei (lo stesso che ha assistito Ilary Blasi), e Annamaria Bernardini De Pace per lui, ex suocera e nota avvocata divorzista, che ha difeso l’attore definendolo “un bravo papà”.
Secondo quanto emerge dai documenti legali, la decisione di Morales nasce da una situazione che non sarebbe né improvvisa né isolata. A quanto pare, la relazione tra Bova e Ceretti non sarebbe stata l’unica infedeltà: l’attrice sostiene che ci siano stati altri episodi in passato, e che alcuni comportamenti dell’attore sarebbero incompatibili con il ruolo genitoriale, fino a mettere in dubbio il suo equilibrio familiare.
Un tempo, Rocío avrebbe sostenuto l’attore nei momenti di difficoltà, ma ora non sarebbe più disposta a perdonare e lasciar correre. La sua intenzione è chiara: portare in luce ogni aspetto della situazione e ottenere il pieno controllo sulla gestione delle figlie, allontanandole da dinamiche dannose.
Quella che poteva sembrare una normale separazione si è trasformata in qualcosa di più ampio. Si parla infatti di tentativi di ricatto e uso improprio di materiale privato, in grado di danneggiare la reputazione dei protagonisti. Una rete fatta di messaggi compromettenti, modelle e figure note, tra cui spuntano i nomi di Corona e Monzino, starebbe contribuendo a rendere la vicenda ancora più delicata.
Rocío, nel frattempo, ha scelto di mantenere il silenzio, ma si sta preparando a una vera e propria battaglia legale, anche per tutelare la propria immagine e quella delle sue figlie.
Fino a pochi mesi fa, sembrava che la coppia fosse unita e in sintonia. Durante un’intervista a La volta buona, Rocío parlava ancora con affetto della loro famiglia, sottolineando quanto fosse importante per entrambi crescere insieme come genitori. Tuttavia, oggi emergono nuove ricostruzioni che parlano di una convivenza ormai spezzata, con Bova che avrebbe dormito separato e cercato una nuova abitazione. Morales sarebbe anche stanca di voci infondate, come quella che la voleva legata sentimentalmente a Stefano De Martino: un gossip smentito con fermezza. Qualora ci fosse un risarcimento danni, ha già fatto sapere che verrà devoluto in beneficenza.
Raoul Bova, da parte sua, avrebbe scelto di allontanarsi dai riflettori, preoccupato per le possibili conseguenze sulla sua carriera e sulla sua immagine pubblica. Intanto, Rocío avrebbe portato le bambine in una località segreta, lontano dal clamore mediatico, per proteggerle e preservare la loro serenità. In questi giorni, pare che le figlie abbiano trascorso qualche momento al mare con il padre, mentre la madre si è rifugiata dalla sua famiglia per trovare un po’ di tranquillità.
Questa è solo la prima fase di una vicenda destinata a far parlare ancora a lungo. Agosto potrebbe portare qualche tregua, ma i riflettori restano puntati su quella che sembra essere una separazione difficile e piena di ombre, dove a pagare il prezzo più alto rischiano di essere, come spesso accade, i più piccoli.