È la più bella ed elegante pianta d’appartamento che ci sia. Bella sì, ma il timore di non veder fiorire la propria orchidea inibisce molti da tenerne una in casa. Questo fiore, invece, ha solo bisogno di trovare la migliore collocazione tra le quattro mura di casa. L'ambiente che la ospita, infatti, dovrebbe ricordarle il più possibile il suo habitat naturale, quello tropicale; l’ideale quindi sarebbe tenere un ‘orchidea in bagno o in cucina, ma può non fare bella figura sul tavolo di una zona living una pianta così bella?
Ogni varietà di orchidea è caratterizzata da fiori e foglie dalle forme e dai colori più particolari. Ogni varietà ha anche le sue caratteristiche, e per farle rifiorire, possono avere bisogno di cure specifiche. Ecco quelle più conosciute:
Non è semplicissimo far rifiorire le orchidee dopo la prima fioritura, ma questo non deve farci perdere l'entusiasmo. Con un po' di pazienza infatti, riuscirai a curare nel modo migliore questa pianta e a vederla di nuovo piena di splendidi fiori. Vediamo in che modo e quali sono le accortezze da seguire.
Quello che puoi fare è assicurarti innanzitutto che la tua pianta sia lontano da fonti di calore dirette e dalle correnti d’aria e mai esposta alla luce diretta. La posizione migliore potrebbe essere nelle vicinanze di una finestra esposta a nord. Tieni la pianta in un vaso di plastica trasparente: in questo modo potrai osservare lo sviluppo e la condizione delle radici della pianta; il vaso trasparente permette inoltre alle radici di avere una buona esposizione al sole cosi da garantirsi il nutrimento di cui ha bisogno l’orchidea.
Le orchidee non amano il freddo, infatti preferiscono temperature calde, tra 18°C e 24°C. Fai attenzione alla temperatura anche durante la notte, poiché potrebbe scendere fino a 15°C. Per farla rifiorire al meglio crea uno sbalzo termico tra il giorno e la notte di circa 5°C. Puoi farlo spostando l'orchidea in un luogo più fresco prima di andare a dormire.
Non appena noti che i fiori della pianta sono caduti naturalmente, procedi con la potatura. Questa operazione consentirà alla pianta di riprendere il processo di fioritura. Per essere sicuro di non tagliare troppo, controlla i “nodi”, vale a dire quelle piccole tacche rotonde presenti sullo stelo, e taglia i gambi al terzo “nodo” partendo dal fondo.
Anziché terriccio, nel vaso dell'orchidea dovresti usare i trucioli di corteccia che hanno il vantaggio di assorbire l’umidità di cui le radici hanno bisogno. Il terriccio forse trattiene più acqua rispetto ai trucioli, ma questi ultimi hanno il privilegio di mantenere e rilasciare in modo graduale l’umidità necessaria alla pianta.
Ci sono alcuni trucchi che puoi provare per allungare il periodo di fioritura delle orchidee. Tutto sta nell'occuparsi al meglio delle foglie e dei fiori. Questi ultimi, se sono appassiti, vanno rimossi tagliando lo stelo alla base. Le foglie della tua orchidea vanno sempre pulite con un panno umido in modo tale che non abbiano polvere sopra. Se però la tua pianta non fiorisce, forse potrebbe essere necessario rinvasarla in uno spazio più grande.
Invece di annaffiare l’orchidea, immergila completamente nell’acqua circa una volta a settimana; questa operazione non farà che riproporre l’effetto dei temporali tropicali tipici della sua zona di provenienza. Assicurati poi che l’eccesso di acqua drenato dal vaso: l'orchidea non deve rimanere nell'acqua dopo l’ammollo.
(Scritto da Gaia Cortese il 18 set 2020,
modificato da Francesco Castagna il 13 feb 2024)