Smart-metering

Sai cos’è uno smart metering e come può aiutarci ad affrontare la crisi energetica?

I contatori intelligenti di gas, luce e calore (o smart metering) sono ampiamente diffusi in Italia da diversi anni: secondo le bozze del piano contro la crisi energetica, l’Ue vorrebbe utilizzarli per ridurre la potenza elettrica a disposizione nelle case in alcuni orari specifici, una strategia che potrebbe anche creare qualche problema per chi vuole usare più elettrodomestici contemporaneamente.
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Alessandro Bai 15 Settembre 2022

Gli smart metering potrebbero rappresentare una delle soluzioni per mettere in atto il piano europeo per la riduzione dei consumi di elettricità e gas. Non sai di cosa si tratta? Forse, senza saperlo, potresti anche averne già uno in casa: sono dei contatori intelligenti di ultima generazione di elettricità, gas e acqua che permettono di diminuire la quantità di energia erogata in alcune specifiche fasce orarie della giornata e possono essere gestiti da remoto.

Questi dispositivi presentano quindi dei vantaggi per quanto riguarda un utilizzo più oculato dell'energia, ma ovviamente potrebbero avere degli effetti indesiderati per chi supera la soglia di potenza massima che i singoli Paesi europei potrebbero fissare, come nella bozza proposta dall'Ue.

Cos'è

Stando alla definizione data da Arera, il termine smart metering (o smart meter) si riferisce a quei "sistemi che consentono la telelettura e telegestione dei contatori di energia elettrica, gas e acqua".

In altre parole, lo smart metering è il sistema di comunicazione che caratterizza i contatori intelligenti di seconda generazione e che presenta diversi vantaggi, tra i quali spicca ad esempio la possibilità di monitorare in tempo reale il proprio consumo giornaliero e di gestire da remoto varie operazioni, come la gestione del contratto ma soprattutto la riduzione della potenza dell'elettricità fornita e quindi utilizzabile in casa.

Perché se ne parla?

Gli smart metering sono divenuti argomento di discussione relativamente al piano europeo per affrontare la crisi energetica, del quale sono circolate alcune bozze negli ultimi giorni.

Tra i punti toccati c'è proprio la riduzione della domanda elettrica, che l'Ue vorrebbe implementare sfruttando la possibilità di gestire i contatori intelligenti da remoto.

Per non superare infatti la soglia massima di consumo che potrebbe essere fissata per ogni Paese (a seconda dei consumi medi del passato, si parla di una riduzione del 10% circa), i governi nazionali potrebbero stabilire delle fasce orarie specifiche nelle quali ridurre la potenza elettrica nelle case dei cittadini attraverso gli smart metering.

Possibili conseguenze

Se i Paesi dell'Unione Europea fossero veramente obbligati a stabilire un tetto al consumo dell'energia elettrica da non superare in alcune fasce orarie del giorno, allora gli effetti di questa decisione potrebbero essere evidenti nella tua vita quotidiana.

In questo caso, infatti, se un qualsiasi utente superasse la quantità di energia disponibile in quella fascia oraria, potrebbe saltare la corrente. In termini pratici, significa quindi che diventerebbe difficile utilizzare due o più elettrodomestici contemporaneamente, specialmente se si tratta di apparecchi particolarmente energivori quali condizionatori, lavatrice o forno.

Secondo il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, l'ipotesi di ridurre la potenza elettrica a disposizione nelle case private potrebbe rivelarsi complicata da realizzare perché "non tutti i cittadini europei hanno un contatore digitale", come ha spiegato a Radio 24.

Secondo i dati di Arera, invece, l'Italia sembra essere messa particolarmente bene su questo piano, essendo il primo Paese al mondo per numero di smart meter elettrici funzionanti, più di 35 milioni, un risultato che è frutto della normativa secondo cui, dal 2007, la diffusione di contatori intelligenti predisposti per essere gestiti da remoto è diventata obbligatoria.

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