La Sansevieria, chiamata anche Sanseveria, è una pianta da appartamento che appartiene alla famiglia delle Asparagaceae e che viene molto apprezzata per la sua capacità di ripulire l'aria dell'ambiente domestico in cui è collocata.
I suoi due nomi, entrambi utilizzati, indicano però più precisamente un genere di piante, perché di Sansevierie ne esistono molte specie e varietà diverse, originarie dell'Asia e dell'Africa sud-occidentale. Potresti già conoscere ad esempio la Sansevieria trifasciata e la Sansevieria cylindrica, che sono tra le più diffuse, ma nonostante le differenze troverai comunque delle caratteristiche in comune nelle piante appartenenti a questo genere: producono infatti ossigeno 24 ore al giorno e possiedono dimensioni medio-piccole, altro motivo per cui sono ideali per crescere in un appartamento.
Di seguito, proverò a illustrarti le principali caratteristiche di queste piante e ti darò un'idea di quanti tipi di Sanseveria esistono, oltre a fornirti qualche consiglio per la loro coltivazione in vaso e la cura.
Quelle appartenenti al genere Sansevieria, o Sanseveria, sono piante erbacee sempreverdi classificate all'interno del genere Dracaena, che fa parte della famiglia delle Asparagaceae.
Per quanto riguarda il loro aspetto, le Sansevierie si distinguono soprattutto per le foglie, che sono carnose, colorate di diverse tonalità di verde, e possono essere dal portamento eretto oppure appiattite, a seconda delle specie, oltre ad avere l'importante funzione di assorbire gli agenti nocivi in modo da depurare l'aria, senza dubbio uno dei benefici principali di queste piante. Alcune specie producono poi dei piccoli fiori, che compaiono solitamente tra l'autunno e l'inverno.
La Sansevieria è diventata così popolare anche perché ha bisogno di poche attenzioni, ma è essenziale imparare a curarla nel modo giusto, ad esempio evitando di posizionarla in luoghi con una temperatura inferiore ai 15 gradi.
I tipi di Sansevieria che puoi acquistare in qualche vivaio o in un negozio di piante sono davvero tanti, anche se per caratteristiche alcuni si prestano un po' meglio di altri a crescere in appartamento ed essere coltivati in vaso. L'importante è che tu ti faccia consigliare la specie o la varietà più adatta al luogo in cui la posizionerai o che ti faccia spiegare come curare quella che ti piace di più.
Ad esempio, potresti preferire l'aspetto della Sansevieria trifasciata, con le sue foglie strette e allungate che alternano il verde scuro a sfumature più chiare, con i bordi di colore giallo nel caso della varietà Sansevieria trifasciata laurentii (chiamata anche lingua di suocera), che è originaria dell'Africa occidentale ed è una delle più popolari in appartamenti e uffici.
È molto particolare anche la Sansevieria cylindrica, che presenta delle foglie lunghe dal portamento eretto e dalla caratteristica forma tubolare. Si tratta di una specie proveniente dal Kenia, che durante l'estate produrrà anche dei piccoli fiori rosa e che, come comprensibile, si trova a suo agio in ambienti caldi, ma pur amando i luoghi luminosi non gradisce i raggi diretti del Sole, specialmente nelle ore più calde. Potresti trovarla anche in forma intrecciata, ovvero con le sue foglie carnose annodate tra loro che danno alla pianta una forma unica.
Se hai poco spazio a disposizione, probabilmente sarai incuriosito dalle Sansevieria hahnii o golden hahnii, due varietà particolari di trifasciata con delle foglie disposte a rosetta. Provenienti da Africa meridionale e Asia, entrambe hanno bisogno di abbondante luce, specialmente per ottenerne la fioritura, e la seconda delle due si distingue per delle sfumature color oro e per le foglie che raggiungono al massimo i 20 centimetri, trattandosi di una specie nana.
Non mancano poi varietà di trifasciata ancor più particolari, come la Sansevieria moonshine, caratterizzata da lunghe foglie che alla nascita mostrano un verde così chiaro da ricordare proprio la superficie della Luna, o la Sansevieria masoniana, chiamata anche pinna di squalo per via della sua forma e costituita da una foglia principale che spunta direttamente da un rizoma, oltre ad essere particolarmente facile da curare.
L'elenco, però, non è finito qui e completarlo è impossibile, perché sarebbe davvero molto lungo: ti ho descritto finora le più quotate e particolari, ma potresti imbatterti anche nellaSansevieria grandis, che proviene dalla Somalia e ha foglie ovali non molto lunghe ma larghe fino a 15 centimetri, o nella Sansevieria liberica, il cui fogliame presenta bande bianche con i bordi rossi. Non manca nemmeno una specie più grande delle altre, ovvero la Sansevieria Zelanyca, in grado di superare anche il metro di altezza.
Avere in casa una Sansevieria comporta importanti benefici per l'ambiente domestico, vista la capacità di queste piante di produrre ossigeno e assorbire invece le sostanze nocive presenti nell'aria. Non a caso, quelle appartenenti a questo genere sono state inserite dalla NASA nella lista delle migliori piante purificatrici.
La forte tendenza a coltivare in vaso queste piante, in ogni caso, è anche dovuta al fatto che siano così facili da curare, dato che necessitano di poche attenzioni: una volta acquistata, sarà importante trasferire la Sansevieria in un vaso più adatto e, come ti ho anticipato, non devi dimenticare che avrà bisogno di molta luce e che fatica a sopravvivere sotto i 3°C, resistendo invece piuttosto bene ad alte temperature.
La Sansevieria è una pianta in grado di adattarsi facilmente, ti sarà sufficiente collocare uno strato di argilla oppure dei pezzi di coccio sul fondo del vaso, mischiandoli a un terriccio universale. Questo favorirà il drenaggio ed eviterà i ristagni che possono danneggiare la pianta. In più, puoi provvedere ad aggiungere del concime liquido quando noti che il terriccio è particolarmente secco.
Quando le radici della tua Sanseveria hanno occupato tutto lo spazio disponibile nel vaso, solitamente a inizio primavera, allora la pianta dovrà essere rinvasata in un contenitore più adatto a contenere tutto l'apparato radicale. Naturalmente questa operazione non va fatta ogni anno: quando non è necessaria, puoi limitarti a rimuovere qualche centimetro di terriccio superficiale e sostituirlo con del terriccio nuovo.
Ti ho parlato fin da subito dell'importanza di posizionare questa pianta nel luogo più adatto. La Sansevieria, infatti, ama ricevere molta luce e temperature non rigide, ma non deve essere illuminata direttamente. Di conseguenza, in inverno sarà importante farla crescere all'interno della casa per evitare l'esposizione a un clima eccessivamente freddo, mentre il problema non si porrà per le altre stagioni, nelle quali la pianta potrà svilupparsi ottimamente a una temperatura compresa tra 18°C e 27°C, facendo attenzione a ripararla da possibili correnti d'aria.
Proprio come le altre piante grasse, la Sansevieria va innaffiata soltanto quando ti accorgi che il suo terriccio è secco, quindi a intervalli di più settimane, fino ad arrivare a irrigarla una volta al mese durante l'inverno. Fai particolarmente attenzione a questo aspetto, perché troppa acqua potrebbe causa ristagni e fare marcire il rizoma. Ricordati inoltre che questa pianta non ama le vaporizzazioni sulle foglie.
Per quanti sforzi tu faccia, tieni presente che fare fiorire una Sansevieria in appartamento è piuttosto complicato. Se ci riesci, potresti notare dei piccoli fiori spuntare tra la fine dell'estate e addirittura l'inverno, caratterizzati da un colore bianco-verde e, in alcuni casi, dal profumo.
Sotto questo punto di vista potrai dormire sonni tranquilli, dato che la Sansevieria non si deve potare. Semplicemente, dovrai fare attenzione a rimuovere le foglie secche o eventuali parti malate, per evitare che anche il resto della pianta venga infettata, rischio non così comune data la sua resistenza.
Oltre che attraverso la divisione della pianta, la Sansevieria può essere moltiplicata anche per talea fogliare in modo piuttosto semplice. Durante l'estate, ti basterà prelevare una foglia e tagliarla in diverse parti, che andranno lasciate all'aria per qualche giorno, in modo che il taglio si possa cicatrizzare.
Ricordati qual era la direzione di crescita dei pezzettini di foglia che hai ricavato e interrali utilizzando un terriccio fertile che va mantenuto sempre ad un buon livello di umidità, così da favorire una rapida crescita delle radici. Il consiglio è quello di tenere i vasetti ad una temperatura di circa 21°C fino alla radicazione.
Le Sansevierie sono piante resistenti e non accade spesso che siano attaccate dai parassiti, ma potresti notare la presenza della cocciniglia cotonosa, che va rimossa al più presto con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. In caso di cocciniglia farinosa o cocciniglia bruna, potresti riuscire anche a grattarle via utilizzando un'unghia.
Se alla base delle foglie vedi spuntare delle macchie brune, come se stessero marcendo, è probabile invece che tu abbia annaffiato eccessivamente la pianta. Per rimediare, rimuovila dal vaso ed elimina le parti del rizoma e le foglie interessate dal marciume, lasciando asciugare il tutto all'aria per alcuni giorni prima di rinvasare.
Se poi le foglie tendono a perdere il loro colore, o le tipiche sfumature di alcune specie, diventando completamente verdi, è perché probabilmente non ricevono abbastanza luce. Di conseguenza, potrai risolvere il problema cambiando l'esposizione della Sansevieria e spostandola in un punto più luminoso.
(Pubblicato da Sara Del Dot il 16-12-2020
Modificato da Alessandro Bai il 15-2-2022)