Scarti di cereali e legumi per bonificare i terreni agricoli inquinati: il progetto “Ricrea”

Dai rifiuti derivati dalla trasformazione di cereali e legumi si possono ottenere microorganismi in grado di biodegradare i terreni agricoli contaminati da sostanze come il carbone, il petrolio e i metalli pesanti.
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Gaia Cortese 31 Marzo 2023

Oli minerali, metalli pesanti e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) come il petrolio o il carbone. In Italia sono 4.689 i terreni contaminati e 5.379 i terreni potenzialmente contaminati da queste sostanze inquinanti, un numero oltretutto in continua crescita. Bonificare questi siti è una necessità, farlo con gli scarti dei cereali un'opportunità.

In occasione del convegno “Innovazione ed economia circolare: nuove opportunità per una produzione cerealicola sostenibile” di recente è stato presentato “Ricrea”, un progetto che si pone come obiettivo quello di generare dai rifiuti derivati dalla trasformazione dei cereali e dei legumi, microrganismi in grado di biodegradare le sostanze inquinanti. Il progetto, dalla durata di 24 mesi, è stato avviato a marzo 2022 e ha già restituito ottimi risultati dai test di laboratorio sulla biodegradazione delle gocce di petrolio.

I vantaggi di impiegare questi microrganismi sono molteplici. Innanzitutto viene a crearsi una circolarità nella gestione dei rifiuti cerealicoli con il reimpiego nei nuovi cicli produttivi ein questo modo si riesce anche ad evitare il trasporto e lo smarrimento in discarica dei rifiuti generati dalla operazioni di bonifica.

Un processo di bonifica di questo tipo rappresenta poi un’alternativa ecocompatibile ai tradizionali reagenti sintetici utilizzati nelle operazioni di bonifica e comporta minori consumi energetici ed emissioni di gas serra rispetto ai tradizionali processi biologici dei terreni contaminati.

Partner del progetto, promosso dall’Università degli Studi di Brescia e cofinanziato dal ministero dell'Ambiente, la Società Agricola Cooperativa Quadrifoglio di Castellucchio, in provincia di Mantova, l’azienda BioC-CheM Solutions operante nel settore della microbiologia industriale, la società Sistemi Ambientali attiva nel settore del trattamento rifiuti e Promocoop Lombardia, società di servizi promossa da Confcooperative Lombardia.

Come ha spiegato Fabio Perini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia, “Ricrea è uno dei tanti progetti di innovazione in Lombardia in cui la cooperazione agroalimentare sta investendo non solo per difendere il reddito degli agricoltori, ma per produrre in un’ottica sempre più sostenibile. Tutelare il comparto cerealicolo lombardo è fondamentale anche per un’altra filiera, quella zootecnica che oggi è la principale destinazione d’uso dei cereali. Basta un dato, il 45% del latte nazionale proviene da aziende operanti sul nostro territorio e, fra queste, più del 60% è prodotto da cooperative".