Scoperta una nuova specie di farfalla nei boschi di Cosenza: dedicata a Giulio Regeni

Nei boschi della provincia di Cosenza, i ricercatori del Crea hanno scoperto una nuova specie di farfalla, dedicata al giovane ricercatore italiano Giulio Regeni. La nuova specie, chiamata Diplodoma giulioregenii, arricchisce la biodiversità del Sud Italia e sottolinea l’importanza della conservazione degli ecosistemi forestali.
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Redazione Video Ohga 18 Febbraio 2025

Un team di ricercatori del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ha recentemente scoperto una nuova specie di farfalla nei boschi della provincia di Cosenza, in Calabria. La specie, appartenente alla famiglia degli Psychidae, è stata chiamata Diplodoma giulioregenii in onore di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano tragicamente ucciso in Egitto. La scoperta, realizzata nell’ambito del progetto National Biodiversity Future Centre del Pnrr, è stata recentemente pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Zootaxa.

Una Scoperta Importante per la Biodiversità del Sud Italia

La Diplodoma giulioregenii rappresenta una nuova specie per la scienza, e il suo ritrovamento evidenzia la ricca biodiversità ancora sconosciuta nelle foreste italiane. Sebbene la biologia della farfalla sia ancora in fase di studio, si ipotizza che la larva si nutra di muschi, licheni e foglie appassite. Grazie all’integrazione di dati molecolari e morfologici, i ricercatori hanno potuto confermare che si trattava di una specie mai registrata prima. Le differenze nelle strutture genitali e nel DNA mitocondriale sono state determinanti per l’identificazione.

Un Nuovo Capitolo per la Conservazione della Biodiversità

Secondo Stefano Scalercio, ricercatore del Crea, la scoperta di questa nuova specie sottolinea l’immenso patrimonio biologico che il Sud Italia ancora custodisce. "Questa scoperta ci ricorda l'importanza di proseguire con studi e monitoraggi costanti degli habitat forestali, per proteggerli e conservare la loro biodiversità," ha dichiarato Scalercio. Insieme alla collega Sara La Cava, Scalercio ha guidato il progetto, che mira a migliorare la gestione delle foreste e la conservazione degli ecosistemi locali, favorendo una migliore comprensione delle reti ecologiche e delle interazioni tra le specie.

La nuova farfalla, Diplodoma giulioregenii, non solo arricchisce la conoscenza scientifica, ma rappresenta anche un importante passo per la protezione e la gestione dei nostri ecosistemi naturali. Con il suo nome dedicato a Giulio Regeni, la specie diventa simbolo del valore della ricerca e della tutela ambientale.