
Una scoperta che potrebbe cambiare gli equilibri mondiali nel campo delle risorse strategiche. Durante una missione esplorativa nella regione di Karaganda, a circa 300 km da Astana, capitale del Kazakistan, è stato individuato un immenso giacimento di terre rare. Secondo le prime stime, la quantità di materiale disponibile supererebbe i 20 milioni di tonnellate, localizzate a una profondità di circa 300 metri.
Le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici fondamentali per la produzione di tecnologie avanzate, tra cui:
La loro disponibilità è limitata e fortemente concentrata in alcune aree del mondo, rendendole risorse strategiche a livello geopolitico ed economico.
Il giacimento scoperto in Kazakistan rappresenta una delle più grandi riserve di terre rare a livello globale. Con oltre 20 milioni di tonnellate stimate, potrebbe offrire al paese un ruolo di primo piano nella fornitura di queste risorse, riducendo la dipendenza dai principali produttori attuali come la Cina, che da sola detiene oltre il 60% del mercato.
Secondo gli esperti, la profondità di 300 metri a cui si trova il giacimento è accessibile con le tecnologie minerarie attuali, rendendo lo sfruttamento economicamente e tecnicamente sostenibile.
La scoperta apre scenari molto interessanti a livello internazionale:
Nuove opportunità economiche per il Kazakistan, con potenziali investimenti da parte di aziende globali del settore tecnologico e minerario.
Ribilanciamento del mercato mondiale delle terre rare, con un potenziale impatto positivo sull'offerta e sui prezzi.
Maggiore indipendenza energetica e industriale per l'Europa, che potrebbe trovare nel Kazakistan un nuovo partner strategico.
"Questa scoperta potrebbe cambiare le carte in tavola nel settore delle terre rare, favorendo una maggiore diversificazione dell’offerta a livello mondiale", ha dichiarato un esperto geologo coinvolto nella missione.
Le autorità kazake hanno già annunciato l’avvio di studi di fattibilità e analisi ambientali per valutare l’impatto dello sfruttamento minerario. Nei prossimi mesi è previsto l’arrivo di investitori e tecnici internazionali per definire i piani di estrazione e lavorazione.
La scoperta di un enorme giacimento di terre rare in Kazakistan rappresenta una svolta nel panorama energetico e tecnologico mondiale. Con oltre 20 milioni di tonnellate stimate, il sito nella regione di Karaganda potrebbe diventare uno dei fulcri strategici per le risorse del futuro.