
A volte te ne accorgi dopo qualche giorno, magari proprio quando prendi l'asciugamano dal cassetto per appoggiarlo accanto al lavabo, ma nella maggior parte dei casi la puzza è percepibile immediatamente. E allora la domanda sorge spontanea: ma perché, perché gli asciugamani puzzano anche dopo averli lavati? Addirittura, l'odore è più pungente e marcato di quando li avevi messi in lavatrice, vero?
I motivi sono semplici – anche se insidiosi! – e qui li troverai spiegati, insieme ai consigli per evitare che i tuoi asciugamani e il tuo bucato in generale puzzino appena usciti dalla lavatrice.
Sono moltissime le persone che si trovano con asciugamani, federe e canovacci che puzzano di rancido una volta estratti dalla lavatrice. Non importa quale detersivo o igienizzante tu abbia usato: i motivi sono altri. Come spiega Mammachimica prendendo spunto dai consigli del chimico Fabrizio Zago, le ragioni della puzza sono due: l'asciugatura lenta dei tessuti e
Facci caso: la puzza sul bucato resta nella maggior parte dei casi su tessuti che si impregnano facilmente di acqua, come i cotoni, e con una grammatura importante, come gli asciugamani. Assorbendo molta acqua e restando appesi allo stendino per troppo tempo c'è infatti il rischio che quest'acqua marcisca, soprattutto se non è nelle condizioni di evaporare. Se quindi l'ambiente è umido, freddo o non soleggiato, il rischio è altissimo.
Il secondo motivo di puzza di rancido su biancheria e tessuti è il sebo cutaneo. Ci sono certi tessuti, infatti, che sono fatti apposta per "raccogliere" lo sporco, come gli asciugamani, i canovacci e i tovaglioli, e altri che si impregnano di grasso anche involontariamente, come le federe (su cui appoggiamo la testa tutta notte). Se non si lavano bene, i tessuti tengono intrappolato lo sporco e la puzza è inevitabile anche dopo i lavaggi (ma solo se non segui le regole che ora ti spieghiamo!).
Prima di tutto, Mammachimica consiglia di sfruttare al massimo la centrifuga della lavatrice, mettendola al massimo dei giri. Più i tessuti vengono centrifugati, infatti, e più perdono acqua, richiedendo poi meno tempo di asciugatura e risolvendo così – almeno in parte – il problema dell'asciugatura lenta e dell'acqua che marcisce nelle fibre.
Il secondo accorgimento è quello di stendere subito, appena la lavatrice ha terminato il lavaggio, evitando di lasciare nel cestello i capi.
L'asciugatrice, poi, può essere una soluzione. Perché, a seconda dei casi, può diventare comunque sostenibile: se, infatti, la tua casa non ti permette di asciugare al meglio i capi, ti ritroverai probabilmente a rilavarli diverse volte, sprecando comunque moltissima energia e moltissima acqua in lavatrice. Con l'asciugatrice, in inverno si risolvono così molti problemi di puzza.
Infine, attenzione al lavaggio: quando i capi non sono particolarmente sporchi è bene optare per le basse temperature, ma come fa notare Mammachimica ci sono certi capi che accumulano sebo, come gli asciugamani e le federe, ma anche le magliette in cotone in caso di persone con pelle particolarmente grassa. Questo sebo resta nelle fibre e contribuisce al cattivo odore e in questo caso, dunque, è giusto affidarsi a temperature più alte. Asciugamani, canovacci, accappatoi e tovaglie andrebbero dunque lavati a 60 gradi, per evitare che resti intrappolato l'odore di rancido e, di nuovo, evitando un doppio e inutile lavaggio.