
I nostri mari sono popolati da una molteplicità di essere viventi, alcuni dei quali pericolosi. Da una ventina d'anni ad esempio, nel Mediterraneo è stato avvistato il pesce coniglio, a cui devi fare particolare attenzione per le sue spine.
Si tratta di un animale proveniente dall’Oceano Indiano che si è insediato nel Mar Mediterraneo risalendo il Canale di Suez. La prima volta che il pesce coniglio è comparso nei nostri mari risale al 2003. Mentre l’avvistamento più recente è risale al 5 febbraio del 2022 a Milazzo (in Sicilia).
A causa dei cambiamenti climatici il nostro mare diventa sempre più caldo e tra le varie conseguenze rientra quella della presenza di pesci tropicali (proprio come il pesce coniglio), aggiunto alla lista degli animali “alieni”, e ora scopriamo il perché.
Il pesce coniglio (in gergo tecnico chiamato Siganus luridus) è riconoscibile dalle striature scure e dalle sue punte aguzze. È un animale commestibile che vive nell’Oceano Indiano ma che da un po’ di anni – per via del surriscaldamento globale – si è insediato nel Mar Mediterraneo.
Questo pesce potrebbe presentarsi in diverse tonalità di colore: verdastro, grigiastro oppure bruno chiaro. Appartiene alla famiglia dei siganidi ed è classificato come un pesce osseo perciforme. Il motivo per cui è chiamato "coniglio" è legato alla natura dei suoi incisivi che sono piuttosto aguzzi.
Per riconoscerlo ti basterà osservare i suoi lati piuttosto sottili, la sagoma ovale, la bocca molto piccola e le labbra decisamente vistose. Quello a cui devi prestare attenzione (e vedremo presto il perché) sono le sue pinne spinose.
Il pesce coniglio è un “animale alieno” che da anni sta minacciando gli organismi viventi dei nostri mari. A renderlo pericoloso sono le spine delle sue pinne, che producono del veleno (pericoloso e doloroso per gli essere umani) a partire dalle sue ghiandole. Basta il contatto perché venga iniettato, causando molto dolore.
Toccare per errore le sue spine non è difficile. Infatti il pesce coniglio è composto da 13/14 spine che si trovano in ogni sua parte: anteriormente, sul dorso, nelle zone pelviche e posteriormente.
Se accidentalmente dovessi entrare in contatto con le spine del pesce coniglio, dovrai prima di tutto assicurarti che non ne siano rimaste sulla tua pelle. In tal caso andranno rimosse tempestivamente con delle pinzette sterilizzate.
Successivamente dovrai lavare la zona infetta con l’acqua di mare. È il miglior rimedio per rimuovere del veleno che potrebbe essere rimasto sulla tua pelle.
Infine per ridurre l’infiammazione e contenere il dolore non ti resterà che immergere la zona colpita dalle spine in acqua bollente (assicurati che abbia una temperatura tra i 43° e i 46° gradi per un tempo minimo di 30 e massimo 90 minuti).
Se i dolori dovessero persistere e qualora nascessero dei nuovi sintomi (come stanchezza e febbre), dovrai rivolgerti immediatamente ad un medico, che saprà in caso consigliarti come trattare l’infezione.
Data la presenza di pesci sempre più pericolosi la nostra raccomandazione, quando vai al mare, è quella di indossare calzature protettive ed evitare di toccare i pesci che incontri quando nuoti.
Articolo di Danilo Aurilio