Segui il battito del tuo cuore e scopri quando chiede aiuto

L’ascolto è il primo passo per riconoscere i segnali dell’amiloidosi cardiaca.
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Ciaopeople Studios 15 Marzo 2023

Il cuore è quell’organo che ci tiene in vita, ci invia segnali di gioia o di pericolo: in poche parole “si prende cura di noi”. Va ricordato però che è vero anche il contrario e cioè che anche noi dobbiamo prenderci cura di lui.

Ascoltare il cuore: perché è importante

Basta poggiare una mano sul petto per “ricordarsi” di avere un cuore che batte, senza sosta, mentre compiamo qualsiasi azione: mentre digitiamo sulla tastiera del computer o scrolliamo i social, mentre facciamo attività fisica o ci rilassiamo sul divano davanti a una serie TV. Il suo battito è influenzato dallo sforzo fisico, ma anche da quello emotivo: una grande gioia, uno spavento improvviso o un attacco di rabbia lo attivano ancora di più, facendoci percepire il suo lavoro incessante senza bisogno di dedicargli attenzione.

In altri casi, si dice che il cuore “sfarfalla”: aumenta improvvisamente il ritmo, lo si stente battere in gola; segnali che usa il corpo per ricordarci di rallentare, perché magari è un periodo di forte stress o ricco di tensioni.

Anche se spesso non lo sentiamo, quindi, il cuore sa come farsi ascoltare, per dirci dove porre la nostra attenzione, sia che si tratti di qualcosa di bello sia che il messaggio da recepire sia meno gioviale.

Parte da qui, dall’importanza dell’ascolto del proprio cuore, la campagna di sensibilizzazione “Il cuore lo sa”, volta a promuovere la diagnosi tempestiva di una patologia rara che interessa proprio questo organo: l’amiloidosi cardiaca.

Sintomi aspecifici e rischi per la salute

La malattia riduce, in maniera progressiva, l’efficienza contrattile del cuore, portando allo scompenso irreversibile dell’organo: va infatti a inspessire le pareti fra i ventricoli. L’amiloidosi cardiaca prende il nome da una sostanza, l’amiloide, costituita da proteine instabili. Un accumulo di questa sostanza significa un accumulo, fra le cellule del miocardio, di fibrille non degradabili, che rendono via via più spesse le pareti cardiache. Da qui, un aumento della rigidità e una riduzione della capacità contrattile dell’organo.

Se non riconosciuta per tempo, l’amiloidosi cardiaca può creare danni irreversibili al cuore e per questo è fondamentale sensibilizzare sull’importanza di una diagnosi precoce. A rendere difficile questo importante passaggio è la confusione che spesso si genera nel riconoscimento dei sintomi, che sono vari e aspecifici e fanno pensare ad altre patologie cardiache.

Farsi trovare preparati e informati, in quanto pazienti, può essere quindi fondamentale per la propria salute.

“Il cuore lo sa”: fasi e strumenti della campagna

Promossa da Pfizer insieme alla Società Italiana di Cardiologia e con la collaborazione della Fondazione italiana per il cuore e fAMY Onlus, la campagna “Il cuore lo sa” si articola in tre passaggi: l’ascolto del proprio cuore, per imparare a riconoscere piccoli segnali anomali; il monitoraggio dei sintomi, per rivolgersi al proprio medico in modo attento e consapevole; il supporto in fase di diagnosi.

Sul sito www.pfizer.it/il-cuore-lo-sa/ sono già disponibili diversi materiali informativi, ereditati dalle scorse edizioni della campagna, che ha preso il via nel 2021. Come novità di quest’anno, però, vanno sottolineate alcune interessanti iniziative: sei episodi de “Il podcast del cuore: la voce dell’esperto per conoscere l’amiloidosi cardiaca” che, come da titolo, dà voce a un esperto per rassicurare i neo diagnosticati e informare chi è in attesa di un responso medico; una rubrica di video-pillole ed utili infografiche che mettono in luce i campanelli d'allarme a cui prestare attenzione, il glossario con le parole da tenere a mente per conoscere meglio l’amiloidosi cardiaca

Strumenti utili per conoscere la malattia, in modo da poter davvero prestare attenzione ognuno al proprio cuore non solo quando si parla di amori e cambiamenti, ma ogni giorno, per garantirne la salute.

BIBLIOGRAFIA

Rapezzi, Claudio et al. “Transthyretin-related amyloidoses and the heart: a clinical overview.” Nature reviews. Cardiology vol. 7,7 (2010): 398-408. doi:10.1038/nrcardio.2010.67

PP-UNP-ITA-1487