Sei in Alaska ma sembrano i Tropici: tra sole e ondate di caldo anomalo è allarme per l’Icemageddon

Notoriamente una delle zone più fredde del mondo, l’Alaska sotto Natale è stato colpito da un’ondata di caldo anomalo con temperature anche vicine ai 20°C in zone dove in questo periodo dell’anno era il freddo artico a farla da padrone. Non solo: questi eventi climatici estremi hanno portato un aumento di neve e pioggia che ha formato lastroni di ghiaccio duri come il cemento.
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Kevin Ben Alì Zinati 1 Gennaio 2022

È un clima pazzo quello che sta caratterizzando l’Alaska.

Così impazzito che le autorità hanno lanciato l’allarme di un “Icemageddon”: un termine alquanto cinematografico che però rende bene l’idea di cosa sta succedendo nella parte più settentrionale dell’America.

Sotto Natale infatti l’Alaska, notoriamente una delle zone più fredde del mondo, è stato invece colpito da un’ondata di caldo anomalo, con temperature anche vicine ai 20°C in zone dove in questo periodo dell’anno era il freddo artico a farla da padrone.

Sull’isola di Kodiak, il 26 dicembre sono stati registrati 19,4°C, la temperatura più alta mai rilevata in Alaska nel mese di dicembre.

Climi torridi anche all’aeroporto di Kodiak, dove nei giorni precedenti si sono  toccati i 18,3°C e a Cold Bay che, nonostante il suo nome significa “baia fredda” ha fatto salire il termometro fino a 16,6°C. I cittadini di Unalaska, invece, hanno sperimentato il Natale più caldo di sempre con ben 13,3°C.

Queste condizioni meteorologiche, che per l’Alaska puoi definire “estreme”, non sono soltanto la tragica manifestazione degli effetti del cambiamento climatico. Rappresentano anche l’origine di innumerevoli disagi per i cittadini.

Un clima così caldo si è tradotto infatti in enormi quantità pioggia e neve nell'interno dell'Alaska, lontano dalla zona costiera più calda. Le precipitazioni congelate hanno causato blackout di corrente in case e uffici mentre quelle depositatesi sulle strade hanno ricoperto l’intera regione con lastroni di ghiaccio duro come l’asfalto.

L’Alaska Department of Transportation and Public Facilities ha avvertito che "il ghiaccio è estremamente difficile da rimuovere una volta che si è legato alla superficie stradale. Anche se la temperatura dell’aria era calda, le strade erano sotto lo zero, il che ha fatto sì che il ghiaccio si legasse alla superficie".

Secondo gli esperti di clima, il ghiaccio probabilmente resterà attaccato alle strade almeno fino a marzo o aprile, impedendo la circolazione su moltissime strade dell’Alaska.