Sei un amante della spiaggia libera? Secondo Legambiente in Italia lo sono soltanto 4 su 10

Pessime notizie per chi desidera godere di una giornata in spiaggia senza spendere denaro in uno stabilimento. Secondo il rapporto Spiagge 2020 di Legambiente, le spiagge libere sono soltanto 4 su 10, mentre l’8% delle coste non è balneabile a causa dell’inquinamento dell’acqua e ovunque si verificano casi di erosione costiera che sta cancellando i litorali.
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Sara Del Dot 5 Agosto 2020

Se in estate non sei tanto un tipo da stabilimento e lettino ma piuttosto uno da asciugamano sulla sabbia e ombrellone piantato tra le rocce, questa notizia non ti farà affatto sorridere. Perché le spiagge libere, quelle dove non devi nulla a nessuno se non il rispetto per l’ambiente in cui ti trovi e per lo spazio vitale del tuo vicino, in Italia sono sempre di meno. Complici le concessioni balneari, che coprono circa il 50% dei litorali, l’inquinamento delle acque che preclude circa 260 chilometri di costa e i fenomeni di erosione, triplicati dal 1970 e in continua evoluzione.

Niente di buono quindi, per gli amanti della spiaggia free. È quanto emerge dal rapporto Spiagge 2020 redatto da Legambiente, che segnala subito come l’Italia sia l’unico paese europeo a non porre un limite alla concessione di spiagge libere. Non a caso, le richieste di costruire stabilimenti continuano a crescere sia al nord che al sud, e dove questa costruzione non avviene spesso la ragione è semplicemente la mancanza di spazio a causa dell’erosione che sta interessando tutto il Pianeta.

Ad esempio a Forte dei Marmi è occupato da stabilimenti il 93,7% della spiaggia (ben 4,7 km), in Liguria e in Romagna si tocca il 70%, in Campania il 67% e nelle Marche il 61%. A tutto questo va aggiunto il fatto che ben l’8% di costa non è balneabile a causa delle acque troppo inquinate.

Per raccogliere tutte queste informazioni e fornire una fotografia più accurata possibile, l’associazione ha messo insieme i dati del Ministero delle Infrastrutture, delle Regioni e dei Comuni. E come hai potuto leggere, i risultati non sono per niente incoraggianti.

Se pensavi che il mare fosse una bellezza naturale di cui tutti hanno il diritto di godere senza l’obbligo di versare tributi, quindi, ti sbagliavi. E la cosa peggiore è che se non verrà dato un freno a tutto questo la situazione non potrà che peggiorare. Perché ad oggi puoi accedere liberamente solo a 4 spiagge su 10, e il futuro dei litorali è tutto da scrivere. O da cancellare, se continuiamo a consentire il fenomeno dell’erosione delle coste, che sta divorando gli spazi che dividono il mare dai centri abitati provocando danni enormi anche economici ad ogni evento meteorologico inaspettato.