Sequestrata una tonnellata di cetrioli di mare in Puglia: perché il commercio è illegale in Italia

A Brindisi la Capitaneria di Mare della Sezione di Polizia Marittima, Ambiente e Difesa Costiera ha sequestrato un carico non indifferente di “cetrioli di mare”.
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Francesco Castagna 10 Novembre 2023

Durante un'operazione delle forze dell'ordine sono stati sequestrati 40 secchi di oloturie, erano pronti per essere venduti ed entrare nel commercio illegale di questa merce. Si chiamano oloturie, ma sono più conosciute come "cetrioli di mare", ovvero animali "Echinodermi". Questi esseri si trovano sui fondali marini e sono diffusi in tutto il mondo, hanno un corpo cilindrico e allungato e presentano una bocca e ano alle estremità opposte. Il nome "cetrioli di mare" deriva dalla loro morfologia, che è molto simile all'ortaggio.

Non è la prima volta che le Capitanerie di porto pugliesi effettuano operazioni del genere, e a dir la verità non è nemmeno il carico più grande che è stato sequestrato. La pesca delle oloturie nell'ultimo decennio è in forte crescita nei mari italiani: le operazioni sono finalizzate alla repressione della commercializzazione dei cetrioli di mare, che spesso vengono esportati verso i Paesi orientali dove questa specie animale è ritenuta una prelibatezza culinaria e dove non esistono divieti come in Italia.

A tal proposito, nell'operazione in questione sono state ritrovate in un semirimorchio di una ditta di trasporti. Il carico di 40 secchi stava  per essere spedito in Bulgaria. Non è andata così, tanto che chi è stato colto in flagrante ha ricevuto una multa di 4500 euro. Le oloturie poi sono state sequestrate e rigettate in mare, secondo le indicazioni dell'Asl.

Cosa sono

Questa specie non può essere né pescata né commercializzata. Questo perché l'oloturia ricopre un ruolo ecosistemico fondamentale per l'ambiente marino, per via del fatto che riesce ad assorbire la materia organica presente sui fondali marini attraverso la loro attività trofica: questi esseri viventi infatti sono "detritivori", dei veri e propri pulitori dei fondali: tutto quello che ingeriscono lo restituiscono in forma più pulita, frantumandone le particelle organiche.

Perché sono vietati

I cetrioli di mare sono stati inseriti nella lista rossa IUCN, il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie a livello globale. La sua vendita è stata vietata in Italia a partire dal 1 gennaio 2022 con Decreto Ministeriale n°681269, questo perché -come ti dicevo prima- le oloturie danno un importante contributo alla biodiversità marina: servono infatti, oltre alla funzione di cui ti ho già parlato, anche a tamponare l'effetto di acidificazione degli oceani.

Perché si pescano

Ti chiederai quindi perché alcuni pescherecci continuino a pescare illegalmente questa specie. I cetrioli di mare sono molto amati nella cucina orientale, infatti vengono cucinate in ogni modo: lesse, fritte, crude, stufate etc. Per quanto sono apprezzate, le oloturie vengono vendute in alcune occasioni anche a migliaia di dollari al chilo.