L’abbattimento dei suini e dei cinghiali della Sfattoria è stato sospeso per decisione del Tar fino al 4 ottobre

Il Tar affida all’Asl Roma 1 il compito di monitorare la situazione presso la Sfattoria degli ultimi con lo scopo di contrastare un eventuale focolaio di peste suina africana. In ogni caso, fino al prossimo 4 ottobre, gli animali ospitati dalla struttura non potranno essere abbattuti in alcun modo.
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Gaia Cortese 13 Settembre 2022

La sorte dei maiali e dei cinghiali della Sfattoria degli animali sarà presa nuovamente in esame il prossimo 4 ottobre.

"Il Tar ha sostanzialmente confermato l’impianto del decreto del 19 agosto che sospende gli abbattimenti e affida all’Asl Roma 1 il compito di monitorare la situazione nella Sfattoria degli ultimi. Le associazioni, la cui prima e unica preoccupazione è il benessere degli animali, chiedono l’apertura di un tavolo di confronto con le autorità prima del 4 ottobre. Nel frattempo, parteciperanno a qualsiasi tipo di esame, valutazione o accesso siano ritenuti necessari".

A comunicarlo è l’avvocato Giuseppe Calamo che, con i colleghi Aurora Loprete e Michele Pezone, assiste le associazioni animaliste (Enpa, Leal, Leidaa, Lndc, Oipa, Tda e Lac) intervenute ad adiuvandum nella controversia tra l’Asl Roma 1 e la Sfattoria degli ultimi.

Lo scorso 8 agosto la Sfattoria aveva ricevuto la notifica del provvedimento di abbattimento di circa 140 suidi ospitati nel rifugio per contrastare la diffusione della peste suina africana sul territorio. In un momento successivo, anche a fronte dell'importante protesta che is era sollevata in merito, l’abbattimento degli animali era stato sospeso, almeno fino al 12 settembre. Abbattimento che purtroppo, oggi, non può ancora considerarsi completamente scongiurato.