Si possono riutilizzare i sacchetti di plastica della spesa?

Questi semplici usi prolungano la vita delle buste e permettono di sfruttarle al massimo prima di smaltirle correttamente.
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Redazione 29 Ottobre 2024

I sacchetti della spesa sono diventati un simbolo della nostra attenzione all’ambiente e della volontà di ridurre i rifiuti plastici.

Negli ultimi anni, grazie a normative e alla crescente consapevolezza ecologica, i supermercati e i negozi hanno sostituito le vecchie buste in plastica non biodegradabile con sacchetti realizzati con materiali compostabili e biodegradabili, spesso derivati da risorse rinnovabili come l’amido di mais. Sebbene questo rappresenti un passo avanti per la sostenibilità, molte persone non sanno che questi sacchetti, quando ancora integri, possono avere una seconda vita prima di essere destinati alla raccolta dell’organico.

Proprio perché sono progettati per decomporsi naturalmente, tendiamo a considerarli “usa e getta,” ma in realtà possono essere riutilizzati in modo creativo e pratico, allungandone così il ciclo di vita e riducendo il consumo complessivo di materiali.

Invece di buttarli subito dopo la spesa, possiamo trovare molti modi per sfruttarli in casa: dalla raccolta dei rifiuti organici alla protezione di oggetti in viaggio, fino alla pulizia del giardino.

Di cosa sono fatti i sacchetti della spesa?

Le buste della spesa fornite nei supermercati sono solitamente realizzate con materiali biodegradabili o compostabili, come l’amido di mais o altri biopolimeri derivati da fonti rinnovabili. In molti paesi, le leggi hanno imposto una transizione dai sacchetti in plastica tradizionale (realizzati con polietilene, un derivato del petrolio) a quelli ecologici, per ridurre l’impatto ambientale e facilitare il riciclo. Alcuni sacchetti, seppur plastici, sono in polietilene a bassa densità (LDPE) riciclabile o derivano da plastiche riciclate. In ogni caso, la maggior parte dei sacchetti di oggi è pensata per essere compostabile o biodegradabile, rendendoli adatti alla raccolta dei rifiuti organici e più rispettosi dell’ambiente rispetto alle vecchie buste in plastica.

5 pratici modi per riutilizzarli in casa

Le buste della spesa biodegradabili e compostabili possono essere riutilizzate, ma con alcune limitazioni. Sono ideali, ad esempio, per raccogliere i rifiuti organici, essendo progettate per degradarsi rapidamente in condizioni di compostaggio. Tuttavia, a differenza delle buste in plastica tradizionale, sono meno resistenti e più sensibili all’umidità e al peso, quindi tendono a rompersi più facilmente con usi ripetuti, specialmente se portano carichi pesanti.

Vediamo quindi come sfruttarle al meglio, tenendo conto dei loro limiti ma anche delle loro potenzialità.

  1. Raccolta dei rifiuti organici: essendo compostabili, sono perfette per raccogliere scarti di cibo e rifiuti organici in casa, facilitando il compostaggio domestico o il conferimento nei rifiuti umidi.
  2. Conservazione temporanea di oggetti leggeri: possono essere usate per raccogliere carta, plastica, tessuti o altri materiali leggeri da portare al riciclo.
  3. Protezione per le scarpe in valigia: usale per avvolgere le scarpe in valigia, evitando di sporcare il resto degli indumenti.
  4. Sacchetti per la pulizia del giardino: ideali per raccogliere piccoli residui come foglie, erba o altri scarti vegetali da gettare poi nel compost o nei rifiuti organici.
  5. Rivestimento temporaneo di piccoli contenitori: se hai piccoli cestini o contenitori, puoi usare queste buste come rivestimento temporaneo, facilitando la pulizia e mantenendo l’igiene, soprattutto in ambienti umidi come il bagno.