Silvio Garattini compie 96 anni: la sua ricetta per la longevità e l’impegno in One World, One Health

Silvio Garattini, noto oncologo e farmacologo, celebra 96 anni di vita e impegno nella scienza. Fondatore dell’Istituto Mario Negri, Garattini è una figura chiave della ricerca italiana e internazionale.
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Redazione 13 Novembre 2024

Silvio Garattini è una delle figure più influenti nel mondo scientifico italiano e internazionale. A 96 anni, questo oncologo e farmacologo continua a essere una voce attiva e rispettata, offrendo non solo una testimonianza di longevità fisica, ma anche di un impegno intellettuale e morale che lo ha reso un punto di riferimento nel campo della ricerca medica. Di recente, Garattini è tornato al centro dell’attenzione per il suo intervento al TedX, dove ha ribadito l’importanza dell’approccio One World, One Health, un concetto che unisce la salute umana, animale e ambientale in una visione globale.

Un approccio globale: One World, One Health

Durante il TedX, Garattini ha evidenziato quanto sia necessario unire le diverse sfere della salute per affrontare le sfide globali che il mondo moderno ci pone. La salute umana, animale e ambientale, secondo l’approccio One World, One Health, devono essere considerate in modo integrato. Questo concetto, sostenuto da istituzioni come l'OMS, nasce dalla consapevolezza che questioni come le pandemie, il cambiamento climatico e la resistenza agli antibiotici richiedono una risposta unitaria e multidisciplinare.

Garattini ha sottolineato come fenomeni quali l’inquinamento, la deforestazione e la modifica degli habitat naturali non solo abbiano un impatto diretto sulla salute umana – basti pensare alle malattie respiratorie – ma siano anche responsabili della diffusione di nuove malattie zoonotiche, come accaduto con il COVID-19. Per Garattini, adottare questo approccio integrato non è solo una necessità scientifica, ma anche un imperativo etico per garantire un futuro sostenibile.

La carriera e l’Istituto Mario Negri

Garattini ha fondato nel 1961 l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri a Milano, con l’obiettivo di creare un centro indipendente che unisse ricerca scientifica e impegno sociale. L’istituto, nato in un periodo in cui la ricerca farmacologica stava appena emergendo, è diventato negli anni un polo di eccellenza per lo sviluppo di farmaci, con un’attenzione speciale alle patologie oncologiche e neurodegenerative e alla salute pubblica.

Grazie alla visione di Garattini, il Mario Negri è un’istituzione che non si limita a sviluppare terapie, ma punta a renderle accessibili a tutti, promuovendo l’idea che la medicina debba essere al servizio della collettività. Con oltre 700 pubblicazioni scientifiche, Garattini è un autore di grande rilievo, impegnato anche nella divulgazione scientifica e nella promozione di una medicina basata sulla prevenzione e sulle evidenze.

La critica al Metodo Di Bella

Uno dei momenti più controversi della carriera di Garattini è legato alle sue forti critiche al metodo Di Bella, una terapia alternativa per il cancro proposta negli anni ’90 dal medico Luigi Di Bella. Durante quel periodo, Garattini si schierò apertamente contro la terapia, dichiarando che mancava di basi scientifiche solide. Sostenendo la necessità di affidarsi solo a trattamenti comprovati, avvertì sui pericoli delle cure non validate: non solo fallimenti terapeutici, ma anche rischi legati al ritardo nell'adozione di cure efficaci. Le sue dichiarazioni, all’epoca, suscitarono un acceso dibattito nell’opinione pubblica, divisa tra la speranza rappresentata dal metodo Di Bella e la necessità di affidarsi alla scienza.

La ricetta della longevità

Garattini è anche l’esempio vivente di come uno stile di vita disciplinato e appassionato possa contribuire alla longevità. Evitando fumo e alcol e seguendo un’alimentazione equilibrata, ha sempre adottato un approccio moderato a ogni aspetto della vita. Ma la chiave, secondo Garattini, risiede anche nel mantenere attiva la mente: per lui, leggere, studiare e continuare a porsi domande sono attività essenziali per invecchiare bene. Il suo messaggio è chiaro: il vero segreto della longevità è non smettere mai di imparare e restare curiosi.

Contributo etico e senso del dovere

Oltre alla salute fisica e mentale, Garattini attribuisce grande importanza al contributo etico e sociale. Convinto che la scienza debba essere al servizio del bene comune, vede nel proprio lavoro un modo per migliorare la società, lasciando un’eredità positiva alle future generazioni. Crede fermamente che dedicarsi a una causa superiore dia un senso di appagamento profondo, contribuendo non solo al proprio benessere, ma anche a quello dell’intera comunità.

Un esempio da seguire

A quasi un secolo di vita, Silvio Garattini ci insegna che la longevità non è solo questione di fortuna o genetica, ma anche di scelte quotidiane, di impegno costante e di responsabilità verso gli altri. La sua vita rappresenta un modello per chiunque voglia vivere in modo consapevole, mantenendo attiva sia la mente che il corpo. Il suo invito è chiaro: per vivere a lungo e bene, è necessario trovare un equilibrio tra la cura di sé, la moderazione e il desiderio di migliorare il mondo che ci circonda.